Mercoledì 6 aprile alle 16:30, nell'auditorium “Giancarlo De Carlo” del Monastero dei Benedettini, si svolge il sesto incontro del laboratorio d'Ateneo “Conoscere il mondo arabo-islamico”. Il titolo del seminario, che sarà tenuto dal prof. Federico Cresti (Università di Catania), è "Diplomazia e guerra nella nascita degli stati del Vicino Oriente contemporaneo e dell’Africa mediterranea".
Il tema. Il processo di formazione degli Stati che occupano i territori dell’Africa mediterranea e del Medio oriente contemporaneo si svolge attraverso gran parte del XIX e del XIX secolo, e per alcuni Paesi è tuttora in corso, per la mancata definizione delle statualità o per conflitti che mettono in discussione gli assetti territoriali preesistenti: pensiamo, par fare alcuni esempi, alla questione palestinese, o al processo di frantumazione dell’Iraq, o all’esistenza di territori occupati o ritenuti illegalmente usurpati e in litigio ai confini tra Stati limitrofi. Potremmo dire, tenendo conto di questi e di altri casi, che in diversi ambiti geografici il processo di formazione appare, ancora oggi, come un processo di trasformazione in atto, che va aldilà del riconoscimento internazionale e ipoteca il futuro generando instabilità e conflitti.
In questo quadro di più lungo periodo l’intervento si propone di esaminare nelle grandi linee il processo della formazione degli Stati, con particolare attenzione all’evoluzione della vicenda coloniale e allo sviluppo dei movimenti nazionali, tra la metà del XIX secolo e quella del secolo successivo: possiamo porre la data limite al 1962, quando proclama la sua indipendenza l’ultimo degli Stati dell’area dell’Africa mediterranea e del Medio oriente uscito dalla vicenda coloniale dopo una lunga guerra di liberazione, l’Algeria.
Una particolare enfasi sarà posta sul processo storico di territorializzazione e sulla delimitazione delle frontiere. Non possiamo dimenticare che il mancato riconoscimento delle frontiere interstatuali ha dato occasione, anche nel periodo successivo alle indipendenze, a conflitti aperti: pensiamo alla breve ‘guerra delle sabbie’ tra l’Algeria e il Marocco nel 1963, o al più lungo conflitto tra Libia e Ciad – non solamente una ‘guerra di confine’ – durato dal 1978 al 1987. Se il secondo è stato risolto attraverso il ricorso ad un arbitrato della Corte internazionale di giustizia dell’Aja, il primo non è più combattuto, ma rimane in qualche modo aperto, nella misura in cui Algeria e Marocco non hanno ancora definito una precisa delimitazione di gran parte della loro frontiera comune. Rimangono infine casi di rivendicazioni nazionali in territori contestati: uno per tutti, il territorio di Alessandretta/Iskenderun, ceduto tra il 1937 e il 1939 dalla Francia alla Turchia e rivendicato dalla Siria come elemento appartenente storicamente alla nazione siriana.
Il docente. Federico Cresti è professore ordinario di Storia dell’Africa al dipartimento di Scienze politiche e sociali dell’Università di Catania, dove insegna Storia dell’Africa e Storia dei Paesi dell’Africa mediterranea e del Medio oriente. È direttore del Centro per gli Studi sul Mondo Islamico Contemporaneo e l’Africa (COSMICA) del dipartimento di Scienze politiche e sociali dell’Università di Catania e presidente dell’Associazione per gli studi africani in Italia (ASAI).
Tra i suoi temi di ricerca: storia politica e sociale dell’Africa, e in particolare storia dei Paesi del Maghreb dal periodo ottomano all’epoca contemporanea; storia dei Paesi e delle istituzioni del mondo islamico in età contemporanea; storia dei rapporti tra i Paesi del Maghreb e l’Europa a partire dal periodo ottomano; fonti italiane per la storia dell’Africa, con particolare riguardo per i paesi dell’Africa a nord del Sahara.
Tra le sue pubblicazioni recenti: Minoranze, pluralismo, stato nell’Africa mediterranea e nel Sahel (a cura di F. Cresti), Aracne Ed., Roma 2015; Storia della Libia contemporanea. Dal dominio ottomano alla morte di Gheddafi (in collaborazione con Massimiliano Cricco), Carocci Editore, Roma 2012; Non desiderare la terra d'altri. La colonizzazione italiana in Libia, Carocci Editore, Roma 2011; Nouveaux éclairages sur l’Emir Abdelkader: la documentation napolitaine, in « Studia islamica », vol. 2, 2011, pp. 241-276.
(06 aprile 2016)