Prosegue la breve rassegna Science & Fiction: la scienza al cinema organizzata dai Circuiti Culturali dell' Università di Catania. L’iniziativa, che si inserisce all’interno della settima edizione del Cineforum in lingua originale Learn by Movies, prevede tre proiezioni di film in lingua inglese (ore 18) che vertono su argomenti di carattere scientifico, introdotti da docenti universitari.
Programma
Lunedì 7: The Day after Tomorrow (L'alba del giorno dopo) di Roland Emmerich.Introduce il prof. Vanni Costa, docente di Biologia animale, facoltà di Scienze docente della facoltà di Scienze Matematiche, fisiche e naturali. Il professor Jack Hall, specialista in paleo-climatologia, si rende conto che una nuova Era Glaciale sta per abbattersi sul pianeta Terra. Le ricerche effettuate da Hall indicano che il riscaldamento del globo terrestre potrebbe innescare un improvviso e catastrofico cambiamento del clima del nostro pianeta. Gli scavi da lui effettuati nei ghiacci dell'Antartide dimostrano che qualcosa del genere è già avvenuto, all'incirca 10.000 anni fa. Hall dà l'allarme al vicepresidente degli Usa, ma non viene creduto. La catastrofe climatica inizia e Hall muove verso New York dove si trova il figlio diciassettenne Sam, asserragliato nella biblioteca comunale insieme ad un manipolo di superstiti all'inondazione prima e alla glaciazione poi. La popolazione terrorizzata viene evacuata verso gli stati del sud, e Hall si trova ad essere l'unico diretto a nord.
Lunedì 14: Pi - Faith in Chaos (Il teorema del delirio) di Darren Aronofsky.
Introduce la prof.ssa Rossana Tazzioli, docente di Matematica e Informatica, facoltà di Matematiche, fisiche e naturali. Il protagonista è Max Cohen, un giovane genio matematico molto promettente: pubblicazioni a sedici anni, dottorato a vent'anni, Max ha tutte le carte in regola per scoprire qualcosa di rivoluzionario. Ma la vita non può essere solo matematica. Max vive in un misero appartamento di Chinatown, con tre lucchetti aggiuntivi alla porta. Non ha vita sociale, non ha amici, sembra completamente alienato dalle persone che lo circondano, per le quali prova solo fastidio e paura, soffre di continue emicrania, insonnia e manie di persecuzione. Max si dedica notte e giorno, senza dormire, allo studio del π e alla ricerca di modelli matematici in natura, ricerca che attira l'interesse di molte persone, e che lo porteranno a fare i conti con la crudeltà della realtà e le sete di potere degli uomini. La struttura del film è apparentemente caotica e può disorientare alla prima visione, data la quasi assenza di trama. In realtà è una nitida e dettagliata riproduzione della struttura mentale del protagonista, che riesce a trovare ordine in un mondo apparentemente senza regole. L'elemento convulsivo del film è protratto con una maestria senza precedenti, soprattutto considerando che si tratta del primo lungometraggio del grande regista indipendente Americano. La soggettività e la paranoia di Max sono visivamente e acusticamente ritratti attraverso l'uso di telecamera a seguire, primissimi piani allucinanti, inquadrature oblique e spesso in movimento, musiche elettroniche incessanti e visionarie, sempre rappresentative di uno stato d'animo o mentale.
Lunedì 21: Gattaca (Gattaca - La porta dell'universo) di Andrew Niccol. Introduce il prof. Gaetano Vittone, docente di Scienze della Cultura, dell’Uomo e del Territorio, facoltà di Lettere e filosofia
Futuro prossimo venturo: la società è fatta di persone frutto dell'ingegneria genetica. Jerome, nato in modo naturale, o "non valido", deve assumere l'identità di un membro della casta genetica per poter viaggiare nello spazio con la Gattaca Aerospace Corporation... 'Gattaca' è un fantathriller coinvolgente, che prende molto sul serio le proprie implicazioni di biotecnia, con un finale che celebra il trionfo del prodotto umano vecchia maniera sui figli della manipolazione genetica. Se 'Gattaca' trasmette un vero senso di inquietudine, ciò si deve non esclusivamente al suo soggetto, ma anche a un apparato visivo di livello superiore: le scenografie di Jan Roelfs, candidate ai prossimi Oscar. Roelfs ha disegnato una società del futuro levigata fino all'astrazione, pulita e asettica fino alla maniacalità, in cui si muovono organismi perfetti e robottizzati.
(14 maggio 2007)