L’evoluzione scientifica e tecnologica può presentare rischi per l’uomo e per l’ambiente soprattutto quando non si è sufficientemente verificata la potenziale attitudine nociva. La libertà della ricerca e le sua applicazioni concrete si confrontano così con l’etica, con le norme giuridiche, ma anche con la libertà di scelta di individui e comunità, rispetto a cui lo stesso “valore” dell’informazione può presentare aspetti talora indesiderati.
Di questo si discuterà venerdì 27 aprile alle 17, nell’aula magna della facoltà di Scienze politiche (via Vittorio Emanuele II, 49) nel corso del convegno Profili giuridici del rischio da incertezza scientifica e tecnologica che sarà tenuto dal prof. Ignazio Maria Marino, ordinario di Diritto amministrativo.
Il diritto delle biotecnologie e in particolare degli Ogm (e dei Mogm), ma anche il diritto alla salute, saranno terreno di riflessione, considerando, peraltro, che il “principio di precauzione”, costruito giuridicamente rispetto a rischi provocati dall’intervento dell’uomo, ha ricevuto particolare attenzione dall’Unione Europea.
(27 aprile 2007)