Lunedì 25 novembre alle 10, nell’aula XXI marzo di Palazzo Pedagaggi, nella ricorrenza della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, il Dipartimento di Scienze politiche e sociali e il Laboratorio di ricerca e azione di genere presentano il volume “Iran a mani nude - Storie di donne coraggiose contro ayatollah e pasdaran” di Mariano Giustino (edizioni Rubbettino) corrispondente estero in Turchia di Radio Radicale, per la quale scrive e conduce la rubrica “Rassegna Stampa Turca”.
Le donne iraniane da anni elaborano strategie per sfidare la discriminazione di genere, sia in politica che nella società. Dal 16 settembre 2022, per la prima volta, la popolazione di Teheran, cuore culturale e politico del paese, è scesa in strada per ribellarsi contro l’uccisione di una ragazza curda, non persiana e non sciita, cioè di una persona che apparteneva alla periferia, al Kurdistan.
Questo rappresenta il primo passo di una profonda rivoluzione culturale che ha già provocato, di fatto, l’abbattimento dell’apartheid di genere e della distanza tra centro e periferia. È la più seria sfida popolare ai leader teocratici dal 1979. La “Generazione Z” rifiuta l’ipocrisia di vivere la libertà solo nello spazio privato e la rivendica ovunque, a cominciare dallo spazio pubblico. In Iran sta emergendo con sempre più forza una generazione che sogna di liberarsi da ogni oppressione e ogni autoritarismo “per vivere come vivono i giovani in Occidente”, consapevole che “la vita può essere vissuta in modo diverso” e che non vede altra speranza se non quella del salvifico abbattimento di questo regime orrifico.
(25 novembre 2024)