Da domenica 24 a martedì 26 maggio Catania (Casa della Cultura, Villa Citelli, via Tomaselli 31) vedrà riuniti ricercatori di fama internazionale impegnati nella ricerca sul cancro. L’occasione è data dal First International Workshop on Prognostic and Therapeutic Roles of Yin Yang 1 (YY1) in Cancer, organizzato dalla prof.ssa Franca Stivala, direttore del Dipartimento di Scienze biomediche e della Scuola di Specializzazione in Oncologia dell’Ateneo catanese, nonché dai professori Nicoletti, Mazzarino, Travali, Malaguarnera, Malaponte e Iacona del dipartimento, insieme con il professore Benjamin Bonavida, immunologo dell’Università della California di Los Angeles (Ucla). Ai lavori partecipa anche il preside della facoltà di Medicina e Chirurgia Francesco Basile.
È noto che il cancro deriva da fattori esterni (fumo di tabacco, sostanze cancerogene, radiazioni e organismi infettivi) e dall’interazione di questi con fattori interni chiamati geni. Tra i geni principalmente coinvolti nello sviluppo del cancro vi sono gli onco-geni, geni le cui alterazioni sono responsabili della crescita continua e incontrollata della cellula tumorale. Tra i geni principalmente coinvolti nel cancro vi è YY1, il cui ruolo nello sviluppo e progressione del cancro rappresenta il tema del convegno.
Oggetto di discussione saranno anche i risultati delle ricerche che verranno presentate dal dott. Massimo Libra, ricercatore del Dipartimento di Scienze biomediche dell’Università. Il dott. Libra, assieme ai suoi collaboratori italiani e statunitensi, ha infatti scoperto che YY1 è alterato in un gruppo consistente di linfomi, tale scoperta potrebbe avere importanti ripercussioni nella diagnosi e nella terapia di questa forma di tumore del sistema linfatico. Risulta evidente che la regolazione di YY1 e lo sviluppo di nuove strategie terapeutiche bersaglio di YY1 rappresentino una nuova frontiera nella lotta contro il cancro.
Nel corso dei lavori si discuterà infatti di “targeted therapy”, quegli approcci di personalizzazione delle terapie basati sul bersagliamento molecolare che sono entrate a far parte dell’arena clinica. Tale evoluzione, nella strategia terapeutica oncologica deve essere necessariamente accompagnata da una integrazione sempre più stretta e bidirezionale tra la clinica ed il laboratorio.
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(24 maggio 2009)