Dal 27 al 30 aprile, al Policlinico e al Cus Catania, gli studenti universitari potranno usufruire di screening gratuiti per la prevenzione del melanoma. L'iniziativa, che si chiama Amici per la pelle, è del Programma interdipartimentale di Farmacologia clinica dell’Azienda Ospedaliero Universitaria “Policlinico –Vittorio Emanuele” di Catania, in collaborazione con la Fondazione "Teresa e Luigi de Beaumont Bonelli Onlus".
Lo screening gratuito sarà effettuato da dermatologi qualificati dell’UO di Dermatologia del Policlinico, con l’ausilio di video-dermatoscopi portatili. Durante le visite, gli utenti saranno informati sui fattori di rischio per l’insorgenza del melanoma e sulle modalità corrette di esposizione al sole.
Ecco le giornate durante le quali sarà possibile effettuare gli screening (dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18): lunedì 27 e martedì il 28 aprile, ambulatori n. 16 e 17 dell’Edificio 4 (piano terra) dell’A.O.U. “Policlinico –Vittorio Emanuele”, presidio “Gaspare Rodolico”; mercoledì 29 e giovedì 30 aprile, Cus Catania (nei locali del palazzetto di basket adiacente al campo di calcetto).
Per prenotare una visita gratuita si può contattare il numero 328-7253037.
Il melanoma. È un tumore che origina dai melanociti (le cellule della pelle che producono la melanina) ed è guaribile se viene asportato in fase iniziale. Molti sforzi sono stati compiuti dalla ricerca per individuare molecole efficaci e sicure per il trattamento della malattia in fase avanzata e delle recidive, ma la diagnosi precoce rimane ad oggi l'arma più efficace per una completa guarigione.
Attualmente, il melanoma rappresenta la quinta neoplasia per incidenza nell'uomo e la settima nella donna con età mediana di insorgenza tra i 44 e i 55 anni (linee guida AIOM 2013). Si stima che ogni anno nel nostro Paese vi siano circa 10.500 nuove diagnosi di melanoma e 1.700 decessi legati alla malattia. Purtroppo, l'età dei malati si sta abbassando progressivamente. Dieci anni fa i giovani rappresentavano solo il 5% dei casi e questa neoplasia riguardava soprattutto persone al di sopra dei 50 anni. Il motivo è riconducibile agli errori compiuti in passato, in particolare all'abitudine a una scorretta esposizione solare durante l'infanzia. La diagnosi precoce tramite procedure di screening può favorire un tempestivo intervento salvavita.
(27 aprile 2015)