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Sabato 16 febbraio alle 10, a Stazzo, incontro sulla valorizzazione della costiera ionica per lo sviluppo economico

Sabato 16 febbraio alle 10, a Stazzo, si terrà un incontro organizzato dall'Associazione Fare Ambiente, sulla valorizzazione della costiera ionica per lo sviluppo economico.

Si parte da Stazzo con un progetto pilota per la salvaguardia e lo sviluppo di un'area, la costiera ionica da Catania ad Acireale, dalle formidabili e uniche testimonianze storiche, artistiche, archeologiche, gastronomiche, folkloristiche e sociali, e allo stesso tempo baciate da uno straordinario paesaggio naturale e dal clima mite.

L'appuntamento, organizzato dalla associazione Fare Ambiente è nella piazzetta di Stazzo (presso il ristorante La Conchiglia). All'incontro, moderato dal presidente regionale Fare Ambiente Nicolò Nicolosi, è prevista la presenza del presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta e tra gli altri il magnifico Rettore dell'università di Palermo, Roberto Lagalla; il prof Girolamo Cusimano, Ordinario di Geografia Università di Palermo; Francesco D’Amore, Presidente comitato Le Rocce di Stazzo; Antonio Castorina, Presidente Centro Studi Acitrezza; Giuseppe Chiarenza, Dirigente Servizio Sismico Regionale Protezione Civile; Dario Antignano, Presidente sezione di Catania dell’Istituto Nazionale di BioArchitettura.

Il litorale ionico é un vero e proprio giacimento a cielo aperto, con caratteristiche irripetibili, che non è sfruttato pienamente e nel modo giusto e richiede interventi mirati per la sua valorizzazione e la tutela. All’interno di questo territorio, esistono, da un lato, risorse, vocazioni e opportunità per lo sviluppo, dall'altro vi sono anche criticità e vincoli le cui cause sono da ricercare in uno scarso interesse della vivibilità adeguata ai tempi e all’incapacità di abbandonare vecchi schemi clientelari che generano degrado che di certo non soddisfano il bisogno sia dei residenti che dei turisti. Il turismo potrebbe ricoprire, se gestito da una corretta politica ambientale, uno strumento di sviluppo per cambiare le sorti di un territorio ancora salvabile. Quanto detto per l’intero litorale ionico trova una sintesi perfetta nella zona di Stazzo da cui si vuole iniziare per creare un “progetto pilota” applicabile a tutti quei piccoli paesi e borghi che vivono le stesse difficoltà.

(16 febbraio 2013)

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