Mercoledì 3 ottobre alle 10 si apre all'ex Monastero dei Benedettini la II edizione del festival interculturale I Porti dell'Arte -Margini d’Europa. Mappe per una navigazione nelle strategie culturali sulla rotta Istanbul > Catania, organizzato dal Centro culturale mobilità delle arti, promosso dalla facoltà di Lettere e filosofia. L'evento, a ingresso gratuito, si conclude venerdì 5 ottobre.
Il festival si propone come occasione di scambio e di dialogo interculturale fra Paesi appartenenti alla stessa matrice culturale mediterranea, attraverso una serie di interventi e confronti, aventi come obiettivo la cultura come risorsa per lo sviluppo economico e la valorizzazione del territorio inteso come patrimonio artistico culturale e paesaggistico.
In questa seconda edizione é stato scelto come Paese simbolo di rinnovamento economico e culturale la Turchia, in particolare la città di Istanbul, per una comunione di tradizioni, influenze, per alcune similitudini geografiche, morfologiche e culturali con la città di Catania. Ma soprattutto perché Istanbul, città che negli anni ha vissuto una notevole crescita economica e turistica, si candida come Capitale Europea della Cultura nel 2010.
Margini d’Europa, tema centrale di questa edizione, è inevitabilmente un argomento connesso alle problematiche dell’Europa. Il significato di “margine” non si riferisce solo all’area geografica, ma anche al campo politico, mentale, fisiologico, culturale e artistico. Parlando di “margini”, inevitabilmente si arriva all’accettazione dell’ “altro” che abita dall’altro lato del margine ed è separato da noi. Questa percezione dell’altro, è creata dal nostro preconcetto e dai pregiudizi. Cercando di superare questi pregiudizi, si tenta almeno di fare un primo passo verso una reale cooperazione artistica e culturale. Pertanto, in questo contesto, il festival I Porti dell'Arte, è un occasione per riflettere sul tema. La Sicilia e la Turchia, per la loro posizione geografica estrema, ai confini di quello che oggi viene comunemente considerato come il centro dell’Europa, si proiettano verso svariate opportunità di crescita, considerando la loro “marginalità” come punto di forza, terre incontaminate, porte d’Europa fra Oriente e Occidente, crocevia storico di tradizioni e influenze culturali diversificate.
Il festival si articola in 3 giorni e ogni giorno si suddivide in vari appuntamenti divisi per sezioni (danza, arte visiva contemporanea, live music, letteratura, cinema, drink & food, sessionwork, workshop) in modo da equilibrare momenti di riflessione e dibattito con altri di spettacolo, convivo e di dialogo con il pubblico. Gli spazi saranno aperti a rotazione durante tutto il giorno con un susseguirsi di appuntamenti che caratterizzeranno l’evento e offriranno varie opportunità al pubblico: ospiti internazionali del panorama turco , la maggior parte dei quali arrivano per la prima volta in Italia.
In particolare la facoltà di Lettere e filosofia sarà impegnata, attraverso un gruppo di studenti coordinato da alcuni docenti, in un progetto attivo di workshop video con un gruppo paritario della Istanbul Bilgi University, per realizzare un laboratorio pratico sulla interdisciplinarietà dei linguaggi visivi contemporanei sul tema Oriente/Occidente: Istanbul>Catania, confini d’Europa, il cui prodotto conclusivo, un video/documento inaugurerà il festival.
Gli studenti della facoltà di Lettere e Filosofia che parteciperanno a tutti gli incontri previsti dal programma nell’aula A2, dietro certificazione di presenza e una breve relazione scritta sull’intera partecipazione, otterranno il riconoscimento di 2 CFU previsti all’interno delle iniziative extracurriculari e “altre attività formative”.
(03 ottobre 2007)