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Sicurezza e conservazione in zona sismica

Venerdì 12 e sabato 13 ottobre a Siracusa, lezioni, seminari, una tavola rotonda e la mostra “L'Aquila 6 aprile 2009. La ricerca e la didattica al servizio del territorio”
Le lezioni La mostra L'incontro conclusivo L'Aquila 6 aprile 2009

Sarà una due giorni molto articolata quella organizzata dalla Struttura didattica speciale di Architettura di Siracusa, che venerdì 12 e sabato 13 ottobre si focalizza sul tema Sicurezza e Conservazione in zona sismica. Il contributo dell'Università tra Prevenzione e Ricostruzione. Nel corso dei lavori sarà inaugurata la mostra L'Aquila 6 aprile 2009. La ricerca e la didattica al servizio del territorio che rimarrà aperta fino al 30 ottobre.

La mostra, promossa dalla Sds con il contributo del Consorzio Universitario Archimede, si incentra sulle attività di ricerca e didattiche svolte per un biennio nel territorio aquilano colpito da terremoto del 2009 da un gruppo di docenti e ricercatori di Architettura coordinati dalla prof.ssa Caterina Carocci, docente di Restauro. Il quadro delle attività – svolto per la maggior parte su due centri storici del cratere sismico, Villa Sant'Angelo e Fossa - ha visto la partecipazione attiva di neolaureati e allievi architetti della scuola siracusana attraverso due seminari sul campo svolti in centri storici pesantemente danneggiati dal sisma e la riflessione progettuale svolta all'interno dei Laboratori di Restauro (a.a. 2009/2010) e di Progetto4/restauro (a.a. 2010/2011), e tramite la elaborazione di una serie di lavori di tesi finale del corso di studi in Architettura.

Il lavoro più prettamente di ricerca è stato svolto sia su alcuni edifici monumentali del centro storico dell'Aquila sia come supporto tecnico-scientifico fornito alle amministrazioni comunali di Villa Sant'Angelo e Fossa per l'elaborazione dei Piani di Ricostruzione.

L'inaugurazione si terrà venerdì 12 alle 17:30 nella sala mostre della sede siracusana e vedrà la partecipazione di Pierluigi Biondi (sindaco di Villa Sant'Angelo, Aq), Antonio Gentile (sindaco di Fossa, Aq) e dell'architetto Luca Maggi (Mibac, già soprintendete al beni architettonici dell'Aquila). Saranno presenti, tra gli altri, il presidente del Consorzio Universitario Archimede, ing. Roberto Meloni, il presidente della Sds Architettura, prof. Bruno Messina, il direttore del dipartimento di Architettura, prof. Paolo La Greca e i docenti Paola Barbera e Carmelo Nigrelli.

Attorno all'evento della mostra sono collocati due incontri di approfondimento e dibattito sulla questione sismica.

Il primo incontro, dal titolo Le ragioni della conservazione nel contesto della ricostruzione, curato dalla prof.ssa Maria Rosaria Vitale, individua quale tema centrale quello del confronto fra conservazione e ricostruzione ed evidenzia questioni di natura interscalare e interdisciplinare che occorre governare e armonizzare. Le lacune urbane generate dai crolli hanno spesso modificato in modo sostanziale il tessuto edificato e pongono problemi importanti non solo sotto il profilo della ricostruzione del patrimonio edilizio per il reinsediamento degli abitanti (che pure rimane uno degli obiettivi prioritari), ma anche dal punto di vista del raccordo fra quanto sopravvissuto e la nuova riedificazione, nonché da quello della sicurezza che occorre garantire all’edificato storico. Sulle questioni che ruotano attorno a tali tematiche interverranno due studiosi: José Luis González (Universitat Politecnica de Catalunya) - che terrà una relazione dal titolo Los edificios históricos y su proceso de construcción: dos casos, Gaudí y Domènech - e Claudio Varagnoli (Università di Pescara) - che illustrerà il tema Restauro e ricostruzione post-sisma in Abruzzo. Le due conferenze aperte agli studenti sono programmate per venerdì 12 alle 10 (aula "E" , Scuola di Architettura, piazza Federico di Svevia).

L'incontro conclusivo, dal titolo Strategie per la riduzione del rischio sismico: la scala urbana e la scala edilizia, in programma per sabato 13 alle 10:30, focalizza la questione sismica nell'ottica della prevenzione mediante una riflessione che – a partire dagli ultimi terremoti italiani – tenta di comprendere vari aspetti del problema da quello tecnico a quello politico-gestionale. Dopo quattro interventi specifici finalizzati all'individuazione delle questioni salienti di natura tecnica e normativa - la prof.ssa Caterina Carocci, che affronterà il tema Centri storici e prevenzione sismica, riflessioni sugli ultimi terremoti italiani, il prof. Nicola Impollonia, che parlerà di Vulnerabilità ed interventi di protezione del rischio sismico, il prof. Paolo La Greca che interverrà invece su Mitigazione o adattamento al rischio sismico tra conoscenza e consenso; il prof. Giuseppe Vecchio (direttore dipartimento di Scienze politiche e sociali) che affronterà il tema Regime proprietario e sicurezza sismica come bene comune -, una tavola rotonda allargherà la discussione alla più generale tematica del rischio, con il coordinamento di Francesco Martinico (Università di Catania) e la partecipazione di Enrico Foti (Università di Catania), Marco Navarra (Università di Catania), Paolo Mallia (Ordine degli Architetti P.P.C. Provincia di Siracusa), Guido Monteforte (Ordine degli Ingegneri Provincia di Siracusa), Salvo Sorbello (Amministrazione Comunale di Siracusa), Giuseppe Vecchio (Università di Catania).

(12 ottobre 2012)


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