Mercoledì 1° febbraio alle 18, alla Libreria Cavallotto di corso Sicilia 91 (Catania) si presenta il libro del prof. Giovanni Bignami, presidente dell'Istituto Nazionale di Astrofisica, Cosa resta da scoprire e risponderà alle domande del pubblico. Modera, il dott. Daniele Spadaro, direttore dell'Osservatorio Astrofisico di Catania.
Per informazioni: divulgazione@oact.inaf.it
Il libro. Non è fantascienza. È un viaggio sulla freccia del tempo verso le scoperte dei prossimi cinquant'anni. Ad accompagnarci c'è il leggendario personaggio delle Cosmicomiche di Italo Calvino, il palindromico signor Qfwfq, che le sa tutte ma non suggerisce niente, pungola l'immaginazione e la castiga ridendo. Ci aiuterà a scoprire le innovazioni che avranno cambiato le nostre vite (o quelle dei nostri discendenti) nel 2062, quando cavalcando la cometa di Halley il nostro onniscente extraterrestre tornerà a farci visita.
Quello che ci resta da capire e da esplorare è il 96% dell'Universo. C'è ancora molta strada da fare, ma passo passo approfondiremo sempre più lo studio della nostra Terra, per sfruttare, per esempio, l'immensa energia termica che sta sotto i nostri piedi. Risolveremo un altro enigma della scienza di oggi, simile al Big Bang: l'origine della vita, anche creandola ex nihilo. Impareremo a costruire un contatto diretto fra il nostro cervello (che è fatto come un cono gelato con tre sapori) e il resto del mondo: se Cicerone e Mozart fossero vissuti domani, avrebbero apprezzato l'invenzione di una chiavetta usb impiantata dietro l'orecchio per la trascrizione immediata di discorsi e musica. Attraverso la genetica conquisteremo i talenti delle lucertole, che riproducono le code perdute, o delle mosche Matusalemme, che vivono quattro volte più delle altre. E poco prima del passaggio di Halley 2062 sarà nato il bambino che la vedrà tre volte: vivrà più di 150 anni. Ma il futuro si fa soprattutto con i ferri del mestiere giusti, a cominciare dalla matematica. Risolvere il problema dei numeri primi manderebbe in tilt i bancomat, svuotando i nostri conti correnti in una notte. La soluzione delle equazioni dei fluidi ci insegnerà a trasportare un iceberg dalla Groenlandia alla Sicilia fornendo acqua dolce a basso costo. La carnicoltura, ovvero l'allevamento di bistecche, pronte per il barbecue e prodotte senza uccidere animali, ci fornirà tutte le proteine di cui abbiamo bisogno. Studiando i sistemi complessi, poi, influenzeremo il clima, stabilizzeremo l'economia e forse salveremo il nostro pianeta. Quando il signor Qfwfq tornerà sulla Terra, la perfetta macchina della verità avrà sradicato la menzogna dal mondo. E riversando il contenuto del nostro cervello in chips di silicio avremo anche garantita l'immortalità.
Giovanni Bignami, astrofisico per passione, ma affascinato da molte altre discipline, è tra gli scienziati più autorevoli nella ricerca spaziale. Accademico linceo e membro dell'Accademia di Francia, ha ricevuto riconoscimenti e premi in tutto il mondo, in particolare per la scoperta di una nuova stella di neutroni, Geminga. Insegna allo iuss di Pavia, un'università senza barriere tra discipline. Ha diretto progetti internazionali in Europa e in istituti di ricerca in Francia, paese che gli ha conferito la Legion d'onore. È il primo italiano eletto alla presidenza del cospar, il comitato mondiale della ricerca spaziale. È stato presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana ed è attualmente presidente dell'Istituto Nazionale di Astrofisica. Crede nella comunicazione della scienza, ma anche nel fare politica della ricerca. Ha pubblicato, fra l'altro, La storia nello spazio (Mursia, 2001), L'esplorazione dello spazio (il Mulino, 2006), I marziani siamo noi (Zanichelli, 2010), da cui è stata tratta l'omonima serie per SKY/National Geographic Channel.
(01 febbraio 2012)