Venerdì 16 dicembre alle 9:30, nei locali dell’Istituto professionale di Stato "Giovanni Falcone" – via Veneto 4, Giarre (Ct), si svolge il seminario su Il riuso delle acque reflue urbane: un’opportunità per lo sviluppo sostenibile dell’area jonico-etnea.
L’incontro è organizzato dal Csei Catania in collaborazione con il Co.De.L. – Consorzio per il servizio di Depurazione dei liquami, il Dipartimento Interventi Infrastrutturali per Agricoltura - Assessorato delle Risorse Agricole e Alimentari, il Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali e il Dipartimento di Gestione dei Sistemi Agroalimentari e Ambientali dell’Università di Catania, e con il patrocinio dell’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente e dell’Ato Idrico di Catania e con il contributo dell’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana.
Per i saluti istituzionali intervengono Emilio Giardina, presidente Csei Catania; Francesco Vasta, presidente CdA del Co.De.L.; Vera Greco, soprintendente per i Beni Culturali e Ambientali di Catania; Gaetano Simili, Assessorato Territorio e Ambiente – Regione Siciliana e i Sindaci dei Comuni Consorziati. A seguire, le relazioni di Laura Ciravolo – direttore Ato Idrico Catania, su “Il ruolo del riuso delle acque reflue nella pianificazione del Servizio Idrico Integrato”; Michele Musumeci – componente CdA del Co.De. L., su “Il Depuratore Consortile di Sant’Anna”; Giuseppe Luigi Cirelli – Università di Catania, su “I sistemi naturali per il trattamento ed il riuso delle acque reflue in Sicilia”, Pietro Pavone – Università di Catania “Il ruolo dei vegetali negli impianti di fitodepurazione”. Concluderà Salvatore Barbagallo – dirigente generale del Dipartimento Interventi Infrastrutturali per l’Agricoltura – Regione Siciliana.
Il seminario si prefigge di far comprendere che, nel corso degli ultimi decenni, il progressivo depauperamento qualitativo e/o quantitativo delle risorse idriche, manifestatosi in maniera crescente, in molti Paesi del Mediterraneo, ha favorito maggior interessamento verso il riuso delle acque reflue depurate. Nell’area jonico-etnea, tradizionalmente ricca di risorse idriche sotterranee, il riuso delle acque reflue potrebbe avere un ruolo strategico per il disinquinamento dei corpi idrici ricettori, con rilevanti benefici di carattere ambientale e di conseguenza anche sul settore turistico-ricettivo, contribuendo altresì alla riduzione dei prelievi idrici dalle falde sotterranee, intensamente utilizzate per i fabbisogni irrigui del settore florovivaistico particolarmente sviluppato nell’area jonico-etnea.
(16 dicembre 2011)