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Alla scoperta del patrimonio museale siciliano

Da lunedì 28 novembre a sabato 3 dicembre, il Museo di Scienze della Terra ospita la mostra di fossili, minerali e rocce vulcaniche. Visite guidate su prenotazione
La locandina Elephas falconeri Cristalli di zolfo della miniera di Gessolungo (Cl) Pesce mictofide conservato nel “Tripoli”,<br>roccia del Messiniano, affiorante nel Calatino

Da lunedì 28 novembre a sabato 3 dicembre il Museo di Scienze della Terra (Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali, sezione di Scienze della Terra) di corso Italia 57, ospita la mostra di fossili, minerali e rocce vulcaniche intitolata Alla scoperta del patrimonio museale siciliano.

L'inaugurazione, alla quale presenzierà il rettore Antonino Recca, è fissata per le 11 con la presentazione al pubblico del progetto (ingresso Aule Est-Ovest), l'esposizione sarà visitabile dalle 12 alle 13.

Il Museo custodisce un consistente patrimonio fossilifero, minero-petrografico e vulcanologico di rilevante importanza espositiva e scientifica. Il nucleo è costituito dalle antiche collezioni raccolte e donate all’Università di Catania da naturalisti catanesi dei secoli XVIII e XIX, fra cui il Principe di Biscari, Gioeni, Gemellaro, Aradas e Di Franco. Queste collezioni storiche sono state successivamente incrementate con acquisti e raccolte dei ricercatori dell’Ateneo.

La mostra si inserisce nel progetto, finanziato dal Miur nell’ambito delle iniziative volte a promuovere la diffusione della cultura scientifica, e nasce per valorizzare, far conoscere e fruire questo importante patrimonio ai visitatori del territorio e anche agli internauti della rete.

Per la mostra sono stati selezionati reperti di provenienza prevalentemente siciliana. Pannelli esplicativi guidano visitatori e scolaresche di ogni ordine e grado.

Fossili. Sono esposti fossili di diverse età, soprattutto del Quaternario appartenenti a vertebrati siciliani continentali e marini. Uno dei reperti di maggiore pregio è lo scheletro di Elephas falconeri, un elefante nano vissuto in Sicilia e a Malta nel Pleistocene. Numerosi i resti ossei di grandi mammiferi, fra cui Hippopotamus pentlandi, alcune specie di elefanti e cervidi. Interessante il cetaceo Squalodon proveniente dal Ragusano e pesci, soprattutto di età messiniana. Sono esposti anche fossili di vegetali tra cui foglie di specie tipiche della macchia mediterranea, conservate in tufi dell’Etna.

Minerali e rocce vulcaniche. L’area espositiva si divide in due sezioni: la prima sezione riguarda i minerali delle Solfare siciliane e la loro genesi. Si possono ammirare esemplari di celestina, aragonite, salgemma e zolfo, spesso in splendide druse. La seconda sezione è incentrata sul vulcano Etna. Sono esposti prodotti lavici, quali bombe, lave a corde e lave scoriacee; prodotti derivati dalla cottura di materiali sedimentari ad opera delle colate laviche; minerali inclusi nei basalti.

Visite guidate per gruppi di persone e scolaresche (previa prenotazione a rosso@unict.it) da martedì a sabato dalle 9 alle 13.

(28 novembre 2011)

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