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Università di Catania - L'Agenda

Appropriatezza sull'uso degli antibiotici

Lunedì 20 giugno a partire dalle 9:30, nella sede del dipartimento di Scienze Biomediche convegno sull'appropriatezza terapeutica di antibiotici, antivirali e antimicotici

Lunedì 20 giugno a partire dalle 9:30, nella sede del dipartimento di Scienze Biomediche dell'Università di Catania, si svolge il convegno su Appropriatezza sull'uso degli antibiotici, organizzato nell'ambito del progetto di ricerca su "Integrazione tra virulenza, resistenza microbica e uso degli antinfettivi nella valutazione di efficacia terapeutica delle infezioni stafilococciche".

I lavori saranno incentrati sulla valutazione dell’efficacia e dell’appropriatezza terapeutica degli antibiotici, degli antivirali e degli antimicotici ai fini della salvaguardia di molecole “salva vita” e di prevenzione della induzione di resistenze; sulla valutazione delle potenzialità di ceppi resistenti; sulla messa a punto di protocolli diagnostici e terapeutici, sul miglioramento della metodologia assistenziale e del successo clinico.

Obiettivo primario, infatti, di questo programma strategico è stata l’attivazione di progetti di ricerca, tra loro coordinati, mirati ad affrontare le problematiche epidemiologiche, cliniche e diagnostiche prioritarie per l’assistenza e la cura di soggetti ospedalizzati. È chiaro che una iniziale terapia empirica deve basarsi su una serie di dati microbiologici, farmacologici e infettivologici per potere effettuare una scelta terapeutica mirata al successo. Ciò può avvenire, ovviamente, solo dopo una diagnostica bene effettuata.

Nelle nazioni occidentali le patologie infettive ad eziologia batterica, fungiva e virale sono ancora una delle principali cause di morte, pertanto, l’uso di antimicrobici impegna una parte considerevole delle risorse sanitarie. Tra tutte le malattie da infezioni, quelle ospedalizzate e quelle nosocomiali risultano essere generalmente ad elevata severità e proprio in queste infezioni la scelta terapeutica deve essere maggiormente attenzionata. Nell’ambito delle infezioni ad eziologia batterica, in Italia, le gravi infezioni, trattabili con antimicrobici convenzionali, sono causate da Gram-negativi (47% dei casi) e Gram-positivi (43% dei casi), o funghi (circa 10%).

La prevalenza di patogeni Gram-negativi e Gram-positivi ha raggiunto valori medi del 50%. Alcuni esempi: circa il 50/60% degli stafilococchi coagulasi-negativi (CoNS) e circa il 30/40% di S.aureus isolati in nosocomio sono meticillino-resistenti e questo fenomeno, inizialmente solo ospedaliero, sta emergendo anche in comunità; circa il 20% di Enterobacter spp sono resistenti al ceftazidime e MDR; la resistenza alla vanzomicina negli Enterococchi sta raggiungendo in Italia e in Europa gli stessi allarmanti valori percentuali degli Stati Uniti.

Dopo l'apertura dei lavori, a cura del prof. Giuseppe Nicoletti, ordinario di Microbiologia e presidente SIM, sarà il prof. Fabio Rossano, ordinario di Microbiologia all'Università di Napoli Federico Il, a presentare il programma dell'ente capofila del progetto di ricerca, l'Ircss "Spallanzani" di Roma (Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico). Seguirà la presentazione del progetto "Catania", a cura della coordinatrice, prof.ssa Stefania Stefani, ordinario di Microbiologia all'Università di Catania.

Tra gli illustri relatori, anche docenti ed esperti dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), della Fondazione Irccs,  del Policlinico Universitario S.Orsola-Malpighi di Bologna e delle Università di Bologna, Brescia, Camerino e Lyon.

(20 giugno 2011)

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