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Un bacio. Un bacio ancor. Un altro bacio

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Da mercoledì 9 a venerdì 11 febbraio, al Teatro Vittorio Emanuele di Noto, in scena il Teatro delle Briciole, per la Stagione 2010 2011 - Shakespeare Project

Mercoledì 9, giovedì 10 (ore 9:30 e 11:30) e venerdì 11 febbraio (ore 10:15 e 20:45), al Teatro Vittorio Emanuele di Noto, andrà in scena Un bacio. Un bacio ancor. Un altro bacio, per la Stagione 2010 2011 - Shakespeare Project. In esclusiva uniche date in Sicilia.

Liberamente ispirato all'Otello di William Shakespeare e di Verdi, il testo è di Bruno Stori. La regia e drammaturgia sono di Bruno Stori e Letizia Quintavalla. Interpretano: Paola Crecchi, Claudio Guain, Morello Rinaldi. In collaborazione con Fondazione Verdi Festival. Lo spettacolo con posti limitati a caussa del particolare allestimento scenografico

Il Teatro delle Briciole è un "patrimonio" della scena italiana che nel corso di una storia più che trentennale ha trasformato radicalmente l'immagine, il vocabolario e il concetto stesso di teatro. I loro spettacoli sono stati presentati in diverse lingue in tutta Europa. Lo spettacolo, denso di idee allettanti, divertente e ironico, si svolge sul palcoscenico, ambientato in una scenografia molto suggestiva che ricorda l'arena di un povero circo d'antan con tanto di scalinate che accolgono gli spettatori.

Un sordo, un cieco e una muta. Possono tre derelitti raccontare una storia così grande come quella di Otello? Crediamo proprio di sì. La cieca gelosia di Otello, la sorda invidia di Jago e la muta innocenza di Desdemona. Quali migliori interpreti! Il tema dello spettacolo sono i sentimenti trattati come la sola materia, immutabile storica, reale e immediatamente riconoscibile dagli spettatori. In particolare, qui si parla dell'amore, della gelosia, dell'invidia. I sentimenti sono spettacolarizzati e le passioni esibite. Le mutilazioni e i trucchi, a cui devono ricorrere il sordo, il cieco e la muta per nasconderle al pubblico, incidono sulla rappresentazione "abbassandola" ad un livello più ingenuo e popolare. La tragedia classica si "degrada" in una forma minore, quasi una pantomima dialogata. La musica, dall'Otello di Giuseppe Verdi, usata come strumento di sottolineatura emotiva, incita i tre attori ad esprimere le emozioni dei loro personaggi come nei tableaux del mélodrame. Il testo di Shakespeare si riduce drasticamente e rimangono solo le frasi emblematiche dei personaggi e le informazioni narrative. In compenso gli attori creano un nuovo testo con commenti su ciò che accade e riflessioni loro sui temi dell'amore e della gelosia e si trovano a recitare utilizzando una forte impronta dialettale.

Info: info@fondazioneteatrodinoto.it

(09 febbraio 2011)

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