Sabato 13 e domenica 14 novembre alle 19, al Centro Fieristico Le Ciminiere di Catania (Padiglione D. 03), prosegue il cartellone di Etnafest 2010, con l’ Opera dei Pupi dei Fratelli Napoli, una delle compagnie teatrali più prestigiose del panorama artistico, fondata a Catania nel 1921 e giunta oggi alla sua quarta generazione.
Tutti i sabati e le domeniche di novembre le porte delle Ciminiere si apriranno per accogliere il pubblico e trascinarlo in un affascinante epoca dove rivivranno le narrazioni cavalleresche derivate in gran parte da poemi e romanzi del ciclo carolingio. E dopo “La Rovenza incantata”, che ha animato con la sua storia i raffinati i “Pupi”, sarà la volta de Il Gran Duello di Orlando e Agricane per amore di Angelica, tratto da “L’inamoramento de Orlando” di Matteo Maria Boiardo, che nel lontano 1476 offrì un modello di poema cavalleresco “riformatore”, applicando per primo il principio della “docta varietas” con l’alternanza di temi, registri, generi letterari di varia natura. Sarà l’occasione per mostrare al pubblico - soprattutto ai più giovani - come gli abilissimi interpreti e improvvisatori “parraturi” infondevano un carattere preciso ai personaggi cortesi frutto della penna di Boiardo. Ruota tutto attorno alla capricciosa e calcolatrice Angelica: il purissimo Orlando, lo scanzonato Rinaldo, il dispettoso Malagigi, il buffo re Galafrone, il fedele e gentile Sacripante, il traditore Truffaldino e soprattutto la fiera dignità di Agricane di Tartaria. Quest’ultimo portato in scena dai pupari con una testa che richiamava le fattezze del “Re Galantuomo” Vittorio Emanuele II.
Oggi la famiglia Napoli dimostra di avere alle spalle un’antica e intensa attività, lunga quattro generazioni: don Gaetano Napoli, fondatore nel 1921, ha tramandato l’attività ai tre figli Pippo, Rosario e Natale, che insieme all’infaticabile madre Italia Chiesa, parratrici, Fiorenzo (direttore artistico della compagnia, primu parraturi e maestro costruttore dei pupi), Giuseppe (capu manianti e scenografo), Salvatore (ideatore delle luci di scena e fonico) e Gaetano (che presta la sua voce ai pupi), continuano a mantenere viva la tradizione. Ci sono anche i tre figli di Fiorenzo - Davide, Dario e Marco - parte attiva nella messinscena e nell’attività artigianale, insieme ad altri insostituibili componenti del gruppo come Alessandro Napoli, antropologo, coautore dei testi con Fiorenzo, manianti e addetto al fabbisogno degli spettacoli e Agnese Torrisi Napoli, moglie di Fiorenzo, costumista e direttore di scena.
Trama - Il duello di Agricane e Orlando per amore di Angelica deve la sua origine letteraria a Matteo M. Boiardo, che lo racconta nel capitolo XIX del I libro dell’ Orlando innamorato. I pupari catanesi, mettendo in scena l’episodio, ne fecero una delle serate più belle della Storia dei Paladini di Francia: in un cavalleresco duello di tre giorni e tre notti si confrontano l’amore puro ed ingenuo di Orlando per Angelica e l’amore tramutato in odio del forte e generoso Gran Khan dei Tartari ricusato dalla principessa indiana. La metafora dell’eterna lotta del Bene - rappresentato dai paladini - contro il Male, incarnato di volta in volta nel perfido traditore Gano di Magonza, in furfanti di strada travestiti da eremiti, nei saraceni cattivi, nei giganti, nei draghi, è la cifra essenziale di questo spettacolo antologico, che propone tutti gli aspetti essenziali dell'Opera dei Pupi catanese.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti
(13 novembre 2010)