Sabato 16 e domenica 17 ottobre alle 21 al Centro Zo si inaugura la programmazione della quinta edizione di AltreScene, che mette in scena otto spettacoli di teatro contemporaneo tra ottobre e novembre. La rassegna è organizzata in collaborazione con l'Associazione Statale 114.
Tale collaborazione nasce da un rinnovato interesse verso la creazione contemporanea con la esplicita intenzione di coinvolgere il pubblico in un avventura artistica che apra le porte alle nuove tendenze dello spettacolo dal vivo, creando un collegamento virtuoso fra la Sicilia, l’Italia e i paesi europei. La programmazione di AltreScene - 5° edizione - si concentra, in particolare, sul rapporto tra creazioni provenienti dal nostro territorio e alcune tra le migliori produzioni della scena nazionale.
Si propongono al pubblico catanese alcune interessanti esperienze di teatro di ricerca italiano come la coppia Tagliarini/De Florian e la Compagnia Crexida e gruppi che hanno ormai assunto il sapore di “classico”: tra cui la Compagnia degli Artefatti, Scena Verticale e la Compagnia Scimone e Sframeli. Ma questi “classici”, che si muovono inesausti verso la sperimentazione, rappresentano un importante punto di confronto per le realtà interessanti e innovative che incontrano maggiore difficoltà a sbocciare o a mostrare i loro lavori. Gli artisti siciliani proposti in rassegna, La casa dei santi, Statale 114 e Savì Manna, sono da questo punto di vista emblematici. L’intento è di creare una rete virtuosa in cui il primo protagonista è il pubblico, giovane anche a dispetto dell’età, curioso e attento, che deve ridiventare centrale nel determinare l’offerta artistica e culturale. Dentro questo panorama AltreScene diventa quindi il fuoco da cui s’irradiano importanti esperienze artistiche contemporanee; una vetrina e una prassi che connette artisti e pubblico.
Il primo spettacolo in programma è Rewind- omaggio a Cafè Müller di Pina Bausch, di e con Daria Deflorian e Antonio Tagliarini.
Un infarto teatrale nel mondo della danza. Un evento artistico, un pezzo di storia dell’arte del ‘900. Per tutti noi - troppo giovani allora - Café Müller è stato una pietra di paragone, un mito, una frase fatta. A distanza di trent’anni prendiamo Café Müller come punto di partenza. Quell’oggetto oggi è inevitabilmente altro: il tempo trasforma, cancella, confonde e l’idolo, intoccabile e mitizzato, si frantuma, rimangono le sacre macerie. Finalmente le macerie. E allora è possibile camminare tra queste macerie, prenderne in mano una, guardarla da vicino e frantumarla ulteriormente. E’ possibile finalmente ridere. Con quello che resta è possibile fare tutto. Un lavoro sui tradimenti della memoria quindi, un tentativo di re-invenzione fatto di continue interruzioni, da miriadi di piccoli racconti collaterali tra autobiografia e totale fantasticheria. Un improbabile riavvolgimento del tempo, rewind appunto. Le sedie, lo spazio, i corpi, la danza, e noi oggi. Lontani da quella salvifica drammaticità di allora.
Daria Deflorian e Antonio Tagliarini sono due performers con base a Roma che dal 2008 hanno iniziato a firmare insieme alcune creazioni. Daria Deflorian è autrice ed interprete di lavori legati alla letteratura del Novecento realizzati con forte impatto visivo; Antonio Tagliarini è un danzatore eclettico che da sempre contamina il proprio lavoro con il teatro. Rewind, omaggio a Café Müller di Pina Bausch (2008), è la fusione di queste due ispirazioni.
(16 ottobre 2010)