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Riserva Naturale Orientata Monte Altesina

Venerdì 9 luglio alle 11 alla la Masseria Altesinella presentazione del progetto nato dalla collaborazione fra Dipartimento Regionale Azienda Foreste Demaniali – Ufficio di Enna e Dipartimento di Botanica

Venerdì 9 luglio alle 11.00, la Masseria Altesinella, sita all’interno della R.N.O. Monte Altesina, sarà esemplare scenario naturalistico per la presentazione del progetto Riserva Naturale Orientata Monte Altesina - laboratorio didattico - naturalistico, lavoro sinergico nato dalla collaborazione fra Dipartimento Regionale Azienda Foreste Demaniali – Ufficio di Enna e Dipartimento di Botanica dell’Università degli Studi di Catania. L’incontro si propone di illustrare il progetto che utilizza strumenti informatici per il riconoscimento delle piante presenti nella Riserva nonché dei percorsi guidati interattivi.

Il sistema consta di particolari tag RFid (targhette Radio Frequency IDentification) che si interfacciano con palmari, su cui sono stati riversati dati sulla flora e sui punti di interesse mappati. Esso darà modo di fruire della Riserva e della biodiversità, ivi contenuta anche ai sordomuti, e di concorrere alla realizzazione di un laboratorio didattico – naturalistico, per conoscere ed apprezzare anche gli attrattori archeologici e pedologici (da’pedologia’ scienza che studia la composizione, la genesi e le modificazioni del suolo dovute sia ai fattori biotici che abiotici). Quest’ultimo criterio scientifico connota il requisito di european geoparco rinvenibile nella R.N.O. Monte Altesina. Inoltre, nella definizione di geoparco, rientra il concetto di geosito, a testimonianza della storia della terra e dell’evoluzione del paesaggio, contemplato per la valorizzazione del patrimonio regionale (UNESCO 2004, Jordan et al. 2004), e per l’importante valore aggiunto in termini di attrattiva turistica per il territorio e lo sviluppo economico. Tale elemento è uno dei requisiti del marchio EGN - European Geoparks Network.

Interverranno: Salvatore Giglione, dirigente generale del Dipartimento Regionale Azienda Foreste Demaniali della R.S.; Mario Spatafora Resp.le Servizio IV - Dipartimento Regionale Azienda Foreste Demaniali della R.S, Nunzio Caruso, dirigente prov.le Uff. di Enna - Dipartimento Regionale Azienda Foreste Demaniali della R.S, Pietro Pavone, direttore del Dipartimento di Botanica dell’Università degli Studi di Catania. Ed ancora si attendono le partecipazioni di Giovanni Roberto Di Mauro - assessore regionale al Territorio e Ambiente della Sicilia e di Titti Bufardeci - assessore regionale alle Risorse agricole e alimentari della Sicilia.

Note scientifiche su R.N.O. Monte Altesina
Istituita con il decreto dell’Assessore Regionale al Territorio e Ambiente n 476 del luglio 1997, per “proteggere un pregevole ed esteso esempio di lecceta, ricca di aspetti dell’associazione della Quercetea ilicis, che spinge fino al suo limite altimetrico superiore”. La riserva ricade all’interno della Rete Natura 2000, istituita ai sensi della direttiva Habitat 92/43/CEE, come sito di importanza comunitaria SIC con il codice ITA 060004 di Monte Altesina, per una estensione complessiva di 1.140,00 ha; superiore, quindi all’estensione del territorio compreso nei limiti della riserva naturale.
Essa rappresenta, unitamente agli altri parchi e alle riserve regionali, un punto nodale del sistema e della geometria della rete ecologica provinciale e di quella regionale, in perfetto collegamento con i corridoi di connessione ecologica che fanno perno su tale sito. Monte Altesina si trova in un’area strategica, crocevia nella Sicilia centrale. Qui, infatti, sono disseminate tracce di passati insediamenti, i cui reperti sono esposti al museo archeologico di Palazzo Varisano ad Enna. chi ama le passeggiate e la fotografia trova nella riserva di Monte Altesina spunti per interessanti osservazioni naturalistiche.
Da un punto di vista geologico il complesso montuoso Altesina-Altesinella-Campana è costituito da un’alternanza di depositi siliceo-argillosi appartenenti alla formazione oligo-miocenica del Flysh mumidico originatosi durante la collisione tra il continente africano e quello euroasiatico oltre 35 milioni anni fa con l’emersione di gran parte dei rilievi siciliani. Per l’aspetto geologico dell’area, ritenuto di eccezionale interesse scientifico, esso rientra nel Rocca di Cerere-Geoparks sotto gli auspici dell’European Geoparks Network (EGN) e dell’Unesco. Posto a Nord-Ovest dal capoluogo di provincia, nel cuore dei Monti Erei, si eleva con la sua cima quasi perfettamente aguzza sulle vallate sottostanti per dominarle maestosamente. Per la sua forma facilmente traguardabile, oltre alla sua posizione centrale, fu scelto dagli Arabi quale punto trigonometrico principale in Sicilia, facendone dipartire da esso i "tre Valli" (Val Demone, Val di Noto e Val di Mazara).
Emerso nel Miocene inferiore, é stato meta di numerose popolazioni indigene che, nel corso dei secoli, fin dall'età del bronzo, vi si sono via via succedute. Tra le guglie rocciose emergono i resti delle strutture di un abitato a più riprese utilizzato fino al medioevo e di una necropoli a grotticelle artificiali, scavate nelle emergenze quarzarenitiche.
Il complesso montuoso Altesina-Altesinella, costituito da un´alternanza di depositi siliceo-argillosi appartenenti alla formazione oligo-miocenica del Flysch Numidico, si é originato a seguito di imponenti frane sottomarine, che generavano correnti di torbida. Facile é infatti rinvenire tra le rocce esempi di selezione granulometrica, dovuta alla deposizione a partire dagli elementi di dimensioni maggiori e più pesanti (graded bedding). A testimoniare l´ambiente di deposizione oceanica si rinvengono, inoltre, intercalati alla roccia, numerosi noduli polimetallici, concrezioni sferiche fittamente disseminate sulle piane abissali. L´affioramento delle quarzareniti numidiche, poco erodibili, conferisce all´area una morfologia rupestre con picchi molto acclivi: cresta del Monte Altesinella con i suoi m 1.092, le due cime del Monte Altesina di m 1.192 e di m 1.180 e il Monte della Campana di m 1007, circondati da argille bruno tabacco, scagliettate per tettonizzazione e ricche di concrezioni ferruginose. Al di là dell'importanza geologica ed archeologica, il sito si segnala quale splendido esempio di integra naturalità e biodiversità, e per questo oggi tutelato come area protetta.
Le pendici sono ampiamente ricoperte da un bosco di querce latifoglie sempreverdi su cui spicca il Leccio, che rappresenta un'autentica rarità, essendo ben oltre i 500 m dal suo piano altitudinale. Ricca e variegata anche la fauna con esemplari di Istrice, Martora, Cinghiale, Daino, Gatto selvatico, unico esempio di felino allo stato libero della fauna italiana, Riccio, Quercino, Tartaruga Siciliana etc, sull'Altesina volano e nidificano, inoltre, il Picchio rosso, il Falco pellegrino, la Poiana, lo Sparviero, l'Allocco e il rarissimo Gufo comune. La Riserva, perfettamente fruibile dal pubblico in ogni sua parte, è gestita dall´Azienda Foreste Demaniali della Regione Siciliana. Inoltre, sul Monte Altesina si trova la sorgente principale del fiume Dittaino, che ospita la biscia d'acqua, la tartaruga palustre siciliana il rospo comune, lo smeraldino e la raganella. Tra le fronde degli alberi e sulle insenature delle rocce nidificano diversi volatili, come lo sparviere accipitride o il picchio rosso maggiore. Negli spazi aperti invece, cacciano il falco pellegrino, che nidifica sui contrafforti rocciosi, la poiana e il gheppio. Di notte si possono ascoltare i richiami del barbagianni, della civetta e dell'allocco. Già da prima dell'istituzione della Riserva, le autorità si sono impegnate al ripristino dell'ambiente boschivo e della fauna, decimata dal bracconaggio che ha fatto sparire l'aquila del Bonelli e il capovaccaio. Nella Riserva si possono osservare anche esemplari di upupa, di usignolo, di cinciarella, di averla piccola, la capinera, l'averla capirossa, il picchio rosso maggiore, la gazza, la coturnice, il corvo imperiale, la ghiandaia, lo storno nero, il verdone e il cardellino.

Per informazioni: 340 7841491 -329 6877001 - laura.poison@hotmail.it

(09 luglio 2010)

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