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Il castello della Zisa

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Domenica 20 giugno (ore 20 - ore 22) alla Vicaria (Pa) in scena studio di Emma Dante per la rassegna teatrale "Onora i giorni di Festa"

Domenica 20 giugno (ore 20 - ore 22) alla Vicaria andrà in scena Il castello della Zisa, uno studio di Emma Dante per la rassegna teatrale "Onora i giorni di Festa" dedicata a Giorgio Li Bassi. Testo e regia sono di Emma Dante. Interpretano Claudia Benassi, Valentina Chiribella, Onofrio Zummo.  

Nulla è cambiato.
Tranne forse i modi, le cerimonie, le danze.
Il gesto delle mani che proteggono il capo
è rimasto però lo stesso.
Il corpo si torce, si dimena e divincola,
fiaccato cade, raggomitola le ginocchia,
illividisce, si gonfia, sbava e sanguina.
Nulla è cambiato.
Tranne il corso dei fiumi,
la linea dei boschi, del litorale, di deserti e ghiacciai.
Tra questi paesaggi l’animula vaga,
sparisce, ritorna, si avvicina, si allontana,
a se stessa estranea, inafferrabile,
ora certa, ora incerta della propria esistenza,
mentre il corpo c’è, e c’è, e c’è
e non trova riparo
.”
(Wislawa Szymborska)

Il castello della Zisa racconta la storia di un ragazzo down che a causa di una grave malattia si è, da lungo tempo, addormentato. Nicola, assistito dalle sorelle, trascorre le giornate davanti alla finestra con una missione: difendere il castello che ha di fronte. Il quartiere è la Zisa e la sua vita si consuma dentro le quattro mura di una casa popolare. Il guardiano Nicola, con la maschera di drago e guanti di artigli, alza gli occhi al cielo: “è avutu ‘u casteddu d’a Zisa, ma accussì avutu ca ‘un si può vidiri unni finisci. Ci vuole concentrazione per difenderlo, picchì unn’è facile controllarlo tutto! Ci avi tri vucchi granni ca alitano tuttu ‘u iornu, d’a matina a sira: ahhh, ahhh, ahhhh! E l’occhi? Undici d’un lato e chindici di l’avutru… è chinu ‘i finestre stu casteddu! Ogni tanto quacche acidduzzo ci mette l’uovo e cova… hai hai hai!!! hai hai hai! hai hai hai! Ciù detti io ‘u permesso all’acidduzzu di fare l’uovo!” Sopra il castello, appollaiati, stanno i diavoli. Se li conti da sinistra verso destra sono centodue, se li conti da destra verso sinistra sono due… “Coi diavoli ‘un si babbìa!” Nicola un giorno si sveglia e in pochi attimi ci racconta una favola.

(20 giugno 2010)

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