Da giovedì 26 aprile a giovedì 10 maggio al Centro Voltaire, (via Scuto 19) si tiene una mostra di pittura delle opere di Erwin Pfrang organizzata dalla facoltà di Lingue e letterature straniere. Una pittura aspra eppure fornita d’una sua peculiare comunicativa, quella di Erwin Pfrang. Da un certo punto di vista i suoi quadri dichiarano esplicitamente la sua origine tedesca, e più specificamente monacense; ma, da un altro punto di vista, lo proclamano cittadino inquieto d’un mondo incerto, d’un mondo che medita con ansia sul proprio futuro. Nei quadri recenti, in particolare, Erwin Pfrang “racconta” le gesta minime d’un personaggio inventato, un piccolo deforme e indifeso (forse una figura utopisticamente liberatoria, a cui forse si lega addirittura una promessa di salvezza), nato in un contesto di terribile violenza e sopraffazione. Una figura a suo modo pasoliniana, che tuttavia include con immediata evidenza anche il riferimento all’emblema angelico di Klee o di Rilke. Erwin Pfrang è nato a Monaco nel 1951. La sua pittura d’orientamento espressionista, e fortemente emotiva, si inquadra appieno nella fase di ripensamento della tradizione modernista avviatasi in Germania a metà degli anni Ottanta, e che manifesta tuttora una bruciante attualità, quale emblema d’un sofferto rapporto fra Individuo e Collettività. Le opere di Pfrang sono presenti in collezioni prestigiose in vari paesi europei e negli Stati Uniti. Pfrang è un pittore di grande coerenza, impegnato ad un costante affinamento del proprio mondo poetico e formale. Tuttavia il ciclo attuale propone mutamenti significativi rispetto alle opere degli anni scorsi, ad esempio rispetto a quelle ispirate a temi joyciani. Mutamenti che vanno comunque nella direzione d’un aumento dell’intensità, piuttosto che verso la ricerca di nuove soluzioni pittoriche.
La mostra sarà visibile fino al 10 maggio, con orari di apertura dalle 17 alle 19.
(10 maggio 2007)