Sabato 17 (alle 21) e domenica 18 aprile (alle 19,30) da Scenario Pubblico (via Teatro Massimo 16) per la stagione Danza 09.10, ideata e diretta da Roberto Zappalà, arriva la compagnia Gruppo E-motion [it] con lo spettacolo Pentesilea: wonder woman. E' una produzione E-motion Gruppo Phoenix - con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Regione Abruzzo - e con il patrocinio del Comune di L'Aquila.
“Se nascosta in qualche sacca o ruga di questo slabbrato circondario esista una Pentesilea riconoscibile e ricordabile da chi c'è stato, oppure se Pentesilea è solo periferia di se stessa e ha il suo centro in ogni luogo, hai rinunciato a capirlo. La domanda che adesso comincia a rodere nella tua testa è più angosciosa: fuori da Pentesilea esiste un fuori? O per quanto ti allontani dalla città non fai che passare da un limbo all'altro e non arrivi a uscirne?” ("Le Città Invisibili” di Italo Calvino)
“La nostra Wonder Woman – Pentesilea è una sorta di Black Mamba, novella amazzone, come la protagonista di Kill Bill, film cult di Tarantino, interpretato dall’animalesca Uma Thurman”, spiega il direttore artistico della compagnia gruppo e-motion Francesca La Cava. “La nostra Wonder Woman in scena è una scatenata atleta, sulla scia di Lara Croft, abbigliata con costumi che ricordano l’antico mito ma soprattutto i fantascientifici cartoon”. La più famosa e conosciuta rivisitazione del mito di Pentesilea in epoca moderna è senz’altro quella di Heinrich von Kleist, dove l’androgina regina uccide come una “cagna” il femmineo Achille. Oggi siamo ben distanti dal clima romantico in cui viveva Kleist. Molteplici sono oggi le figure di donne che ripropongono le sfaccettature dell’antico mito incarnandone alcune delle potenzialità di senso.
Il gruppo e-motion con Pentesilea: Wonder Woman porta in scena la figura dell’amazzone dei nostri giorni con le sue diverse incarnazioni e, attraverso l’arte sollecita, l’analogia con l’antica figura mitica. Pentesilea, oggi come ieri, è una donna piena di rabbia con il desiderio di vendetta e di affermazione nei confronti del genere maschile e del suo secolare predominio. Donne in armi, duellanti e lottatrici, belle e pericolose, ragazze armate: le Amazzoni moderne con le loro diverse incarnazioni continuano ad essere dei personaggi, ambigui e temibili ma anche attraenti e vincenti che ripropongono le sfaccettature dell’antico mito, ne incarnano alcune delle potenzialità di senso. L’arte ha il potere di trasformare i dati di realtà sollecitando l’analogia con l’antica figura mitica. Ma la rabbia di queste moderne Amazzoni troverà una soluzione attraverso la vendetta nei confronti del genere maschile.
regia e coreografia Francesca La Cava
assistente alla coreografia Paola Caranchini
musica originale Michelangelo Del Conte / musica AA.VV
interpreti Stefania Bucci, Ramona Di Serafino, Francesca La Cava, Irene Russolillo
costumi Pamela Rossi
disegno luci Stefano Pirandello
Info e prenotazioni: 0952503147
(17 aprile 2010)