Venerdì 4 maggio inaugura alle 19 alla galleria d'arte Vecchio Bastione, via del Vecchio Bastione 27, la mostra fotografica di Claudio Allia e Massimo Cristaldi dal titolo "Esplorazioni". La mostra curata da Franco De Grazia e organizzata dall' Associazione Culturale Porta Rossa sarà visitabile fino a mercoledì 30 maggio. Per questa mostra sarebbe meglio dire “Esplor/azioni”, poiché la cesura interposta fra le due parti della parola indica una presa di distanza dalle consuete illustrazioni esotico-turistiche che buona parte della fotografia suole indicare con questo termine, ma soprattutto serve a sottolineare il valore attivo dell’immagine fotografica. Le opere di Claudio Allia e Massimo Cristaldi qui esposte documentano infatti un percorso volto alla ricerca di soggetti semplici e dimessi: esterni di campagne non più coltivate, interni fatiscenti di vecchie case di campagna deserte, scheletri di vecchie fabbriche dismesse, soggetti che nella quotidianità spesso passano inosservati o addirittura evitati perché non offrono il fascino delle belle vedute. All’interno di questa realtà considerata dai più tanto consueta da essere spesso abbandonata a se stessa, i due autori si avventurano, spinti da comune sensibilità artistica e spirito d’indagine, a caccia di immagini rare e preziose che stimolano la curiosità ma soprattutto provocano forti emozioni. Solo a queste si concede lo scatto, non al fascino facile della ‘bella immagine’ o del paesaggio ‘messo in posa’.
Nella dimensione riflessiva delle fasi successive di sviluppo e di stampa, la primitiva emozione continua ad agire all’interno, a fissarsi nella coscienza come a cercare una sua definizione e, una volta trovata, questa diventa fotografia.
Le immagini dei due sembrano dialogare in una sorta di contrappunto visivo condotto con la stessa passione per la scoperta che mette in luce il comune percorso esplorativo ma anche la diversa ricerca personale. Claudio Allia privilegia gli interni di vecchi casolari di campagna abbandonati, dove l’usura del tempo e la forza inarrestabile della natura si aggiungono all’incuria dell’uomo creando un’atmosfera magica da cui egli ricava spunti d’informale dai decisi accenti cromatici. Spesso egli evidenzia in primo piano gli oggetti abbandonati dall’uomo, recuperandoli quali protagonisti di una scena surreale giocata su forti contrasti chiaroscurali con lo spazio circostante, natura compresa, muta e grigia testimone. Nelle foto di Massimo Cristaldi le architetture sono le nitide protagoniste dello spazio. Esse giocano una significativo contrasto cromatico e volumetrico con il paesaggio circostante: recuperate e messe in evidenza dalle inquadrature diventano testimoni di un’effimera grandezza tradita dalla presenza di ironici particolari evidenziati nei titoli, dettagli che la natura sembra aver posto per prendere in giro l’uomo. Una breve considerazione conclusiva che vale per i lavori di ambedue: la bellezza risiede nell’occhio di chi guarda e quando la fotografia ‘costruisce’ le immagini e non si limita ad assumerle, allora si distacca dal reportage per diventare Arte.
Per ulteriori informazioni cliccare su www.claudioallia.com ewww.massimocristaldi.com
La mostra è visitabile dal lunedì al venerdì ore16,30-20,00 e sabato, ore 9,30-13,00/16,30-20,00 .
www.claudioallia.com
www.massimocristaldi.com
(30 maggio 2007)