Prosegue la programmazione culturale de "I Tre Misteri", di Tremestieri Etneo che abbina musica, arte e buona cucina.
In mostra dal 20 aprile al 3 maggio l’eleganza e lo stile di Pina Mazzaglia. Pittrice, grafica, scultrice, dedita al giornalismo e alla poesia, è nata a Santa Maria di Licodia dove vive e lavora. Ha conseguito il diploma al Liceo Artistico di Catania ed in seguito quello in Accademia di Pittura in Arte Sacra. Giovanissima si è dedicata all’attività artistica impegnandosi in ricerche personalissime. Di recente si dedica anche all’insegnamento di materie artistiche.
Negli anni ’90, la pittura di Elio Romano prima, e in seguito quella di Salvator Quattrocchi, con il quale collabora per diversi anni nel suo studio privato, accrescono l’orizzonte artistico della pittrice attraverso lo studio dal vero del paesaggio secondo la tecnica dell’impressionismo francese. Lo studio della natura, dell’atmosfera visibile e percepibile o molte volte immaginabile, il sentire attraverso i sentimenti e la ricerca del continuo rapporto tra l’uomo e la stessa natura, tra l’uomo e Dio, concordano con la riflessione intimistica della pittrice e col continuo dialogo che ella pone tra se e le sue opere.
Dopo “Tra Forma e Materia“, e “Fermo Immagine“, “Spazio, Riferimento, Anima“, vuole approfondire le possibilità di comunicare e di trasmettere attraverso il linguaggio iconico, ciò che fa parte del vissuto quotidiano, e, legando segni, colori e forme, ne affida il messaggio al linguaggio non verbale. In apparenza primitivo, perché nato in ambiti culturali specifici, sia perché appartenente a codificazioni particolari, il linguaggio non verbale esprime emozioni e sentimenti, sa comunicare ordini od esortazioni, sa accompagnare la parola - e molte volte anche sostituirla - aumentandone la prerogativa. La psicologia moderna si è occupata di studiare con particolare attenzione, la gestualità connessa all’essere umano, per capirne i legami che presenta con i processi mentali. Tutto ciò che fa parte della gestualità dell’uomo, può nascere dalla volontà, e quindi dall’intenzione, come può trattarsi di gesti non intenzionale che, diventano così l’espressione inconsapevole di uno stato d’animo o di un’emozione. Tutto questo si verifica all’interno di uno spazio di riferimento, dove le forme più significative della comunicazione non verbale si realizzano, attraverso l’espressione degli occhi, del volto, dei gesti, del movimento del corpo, di una mano, delle gambe, della posizione della testa, dello sguardo: divenendo questi, codici di lettura di condizioni socio- culturali in ambiti di appartenenza. Ogni gesto può essere spinto da un bisogno, da un desiderio, da una necessità od ancora da un interesse. Quindi, c’è alla base di tutto questo una motivazione, che spinge a muoversi ed ad agire secondo la personalità di ognuno. In “Spazio, Riferimento, Anima“, i gesti si associano a stati d’animo ed a sistemi simbolici per cercare di comunicare la connotazione emotiva di un particolare momento o del rapporto: mente - corpo, esistenza - conoscenza, osservatore - osservato, rappresentato - rappresentazione. La correlazione col corpo femminile a figura intera, per frammenti o dettagli, vuole coincidere con quello che i rinascimentali chiamavano “il ritratto interiore“, ottenuto attraverso l’adibizione di segni caratteriali. Incarnando un ideale di grazie e di armonia, le donne, muse immortali di poeti ed artisti, hanno da sempre rappresentato un ideale di grazia ed armonia, ritratte nella loro quotidianità, nel concedersi del tempo, e nelle mode, di cui l’arte ne esplica i valori.
I Tre Misteri si trova in via Marletta 9/11 a Tremestieri Etneo.
Inaugurazione venerdì 20 aprile, ore 20.30
visitabile fino al 3 maggio
da mar a dom, ore 20-01 | ingresso libero
info@itremisteri.it - 095.7512805
(03 maggio 2007)