Sabato 6 e domenica 7 marzo alle 21 al Centro Zo prosegue la rassegna di teatro contemporaneo Gesti contemporanei, per il cartellone del Teatro Stabile di Catania - sezione Te.St, con la messa in scena dello spettacolo Sugo Finto di Gianni Clementi. La regia è di Ennio Coltorti. Le scene e costumi di Rita Forzano. Le musiche di Antonio Di Pofi.
Paola Tiziana Cruciani e Alessandra Costanzo interpretano due sorelle, le uniche protagoniste in scena: Addolorata e Rosaria. I nomi fanno pensare a due donne del Sud e suggeriscono le loro opposte personalità. La prima, la più debole, subisce le provocazioni e i comandi della seconda, donna austera e dominatrice. Trascorrono la propria esistenza in un continuo ed esilarante scambio di accuse reciproche. Un battibecco infinito che non conosce sosta. Qualsiasi circostanza, qualsiasi avvenimento diviene argomento di animata e inconciliabile discussione. Abituate alla competizione fin da piccole, troveranno l’ unico momento di resa: la malattia che coglie Rosaria e la costringe alla paralisi totale. Addolorata ha la sua rivalsa, finalmente può vendicarsi dei soprusi subiti per tutta la vita: inizia a raccontare quotidianamente, all’immobile e muta sorella, di come sta dilapidando il cospicuo piccolo tesoro accumulato in banca, in anni di risparmi e lavoro. Rosaria, adottando l’unica arma che ancora le resta, inizia a rifiutare cibo ed acqua ed è ormai allo stremo delle forze. A quel punto Addolorata capisce che le rimane una sola strada, l’ennesima resa. Non può più fare a meno, infatti, della presenza dell’altra, la sua vita non avrebbe più senso ed è per questo che torna sui suoi passi e china la testa di fronte all’inespressiva sorella. Rosaria ha avuto ragione ancora una volta e uno svelto guizzo della sua lingua, che attinge nel cucchiaio di minestra portole da Addolorata, è il suo defintivo, muto grido di vittoria.
“Sugo finto” parla di contrasti fra sorelle ma anche di un legame unico e profondo che forma un nucleo intimo e indissolubile rappresentato, scenograficamente, con la riproduzione di una abitazione privata. E privato e' anche lo spazio che le sorelle vogliono tenersi per loro, considerando l'esterno come pericolo. L'autore, Giovanni Clementi, coglie un esemplare modo di essere dei nostri tempi. La totale chiusura al mondo in cui le due sorelle cadono, per via della malattia, le rendono vittime e carnefici delle proprie vite. Scelgono di rimanere sole, in disparte, nella loro tragedia piuttosto che aprirsi alla vita. L'interpretazione che seguono le due attrici, Alessandra Costanza e Paola Tiziana Crociati, e' di stampo comico, non mancano, infatti, momenti concessi alla risata seppure ci troviamo in un contesto completamente assurdo e tragico. Il testo è confezionato proprio per una grande prova d’attrici, che ne esaltano l’incalzante comicità, ma anche la struggente malinconia. Un testo intimo e claustrofobico, che “usa” Addolorata e Rosaria e ne fa lo specchio di una società, come la nostra, sempre più portata a rinchiudersi, a considerare “l’Altro”, “il mondo fuori”, il nemico. E allora il piccolo appartamento delle due zitelle diventa una sorta di avamposto: le finestre da cui osservare, senza essere visti, il pericolo che incombe e sta per sferrare l’ultimo assalto a un nucleo “indifeso e normale”. E le piccole gioie della vita, che fortunatamente ognuno di noi ancora sperimenta, non possono non venire segnate dallo scoppio implosivo del nostro stesso risentimento. Forse è proprio questa la più grande sconfitta che una donna, un uomo, possano soffrire.
Gianni Clementi, nei suoi testi, calibrando perfettamente i due pedali della comicità e della serietà, affronta temi attuali con grande semplicità stilistica, suscitando momenti di riflessione, ma anche di sorriso.
Info biglietti: Teatro Verga tel. 095.7310856 - 095-7928114/349 61 77 985
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(06 marzo 2010)