Da venerdì 13 a domenica 15 novembre da Scenario Pubblico (Via Teatro Massimo, 16) andrà in scena la Compagnia zappalà danza con la prima assoluta dello spettacolo Instrument 3: cage sculpture. L’insostenibile pesantezza dell’essere. La coreografia e regia sono di Roberto Zappalà. Le musiche originali sono di: Alfio Antico (eseguite dal vivo) - Paula Matthusen. I danzatori: Daniela Bendini, Adriano Coletta, Fernando Roldan Ferrer e ai tamburi Alfio Antico
Lo spettacolo è una coproduzione compagnia zappalà danza – Scenario Pubblico in collaborazione con ArtEZ Dansacademie (NL) – Pergine Spettacolo Aperto – Stichting Theaterwerkplaats Generale Oost (NL) e con il sostegno di Ministero per i Beni e le Attività Culturali
“Un male contemporaneo … Paranoia. Un termine per definire la condizione dell'uomo (occidentale) contemporaneo?
E' il 21° secolo, l'età della paranoia? Forse si. Forse non riusciamo proprio a leggere la realtà, neanche quella che ci riguarda più intimamente, senza questo filtro che tutto distorce, ma che al contempo corre il rischio di liberarci da ogni responsabilità personale. Se siamo persuasi che c'è qualcuno che vuole farci del male, possiamo scaricare su di lui il peso delle nostre sconfitte. Le paranoie, grandi e piccole, patologiche e di ogni giorno, sono come un gigantesco tappeto sotto il quale nascondiamo tutto quello che non va come dovrebbe andare, che è bloccato, o che, se va avanti lo fa seguendo una direzione sbagliata. Un tappeto così grande che non è difficile nasconderci dentro anche noi stessi.
La paranoia è il tarlo che ci corrode e sgretola, che fa sì che la tela di ragno che costruiamo ogni giorno, e che chiamiamo vita, ha, spesso, più buchi di quanti ne possiamo rattoppare.” Nello Calabrò
“I paranoici sono come i poeti . Nascono tali.” J. A . Fieschi 1980
Una prima fase di studio su questo progetto è stata avviata da Roberto Zappalà, nell’ambito del progetto “Atelier a domicilio – laboratori e creazioni su misura per giovani danzatori”, nel maggio 2009 in Olanda ad Arnhem, dove il coreografo ha sviluppato un’accurata ricerca sul movimento appoggiandosi incondizionatamente e senza alcun tipo di drammaturgia sulla musica appositamente composta da Paula Matthusen ed ispirata a John Cage. Il sottotitolo alquanto esplicito si rifaceva allo slogan “cageiano”: I have nothing to say. Una seconda fase di studio è stata poi sviluppata in occasione della collaborazione con Pergine Spettacolo Aperto nel luglio 2009 e ha portato alla realizzazione di “cage sculpture”, creazione prodotta sempre nell’ambito del progetto Atelier a domicilio; con questo lavoro il progetto si apriva al concetto della follia – peraltro già trattato dal coreografo in 24 préludes - con un percorso dove la poetica del corpo, a tratti persino ironico, faceva della follia un espediente per comunicare la necessità della stessa. Per questo progetto la visione poetica viene sostituita dalla pura estetica dove la libertà che la danza assume all’interno dello spazio scenico diventa metafora della pazzia.
In questa seconda fase sono stati colti alcuni interessanti percorsi che si rivelavano involontariamente durante il processo creativo del movimento, da qui l’esigenza di approfondire il concetto legato alla follia mettendo in risalto le nevrosi che la psiche trasmette al corpo, e che la danza può tradurre in un linguaggio estremamente curato nella sintesi estetica.
Sarà occasione di indagine la nuova creazione Instrument 3 : cage sculpture , come da ultima tendenza di Zappalà un lavoro legato all’estetica del gesto dove la danza sarà protagonista insieme agli straordinari tamburi suonati dal performer Alfio Antico, in un avvincente connubio di danza e musica dal vivo.
Orario spettacoli: venerdì e sabato ore 21.00 / domenica ore 19.30. Prezzi: intero euro 12,00 / ridotto (under 21, over 65, universitari) euro 10,00. Abbonamenti ridotti per universitari.
Info: Scenario.Pub.bli.co | performing arts tel. 095 250 3147 | 095 315 459 | 095 314 684
(13 novembre 2009)