Giovedì 12 novembre alle 16:30, nel Coro di Notte del Monastero dei Benedettini, l’associazione La Città Felice organizza, insieme con la facoltà di Lingue e Letterature straniere di Catania, l'incontro di presentazione dell’ultimo libro di Luisa Muraro, filosofa che fa parte della Libreria delle donne di Milano e della comunità filosofica Diotima di Verona. Il volume di Muraro, edito da Mondadori, porta il titolo Al mercato della felicità. La forza irrinunciabile del desiderio (Milano, Mondadori, 2009), un cammino entro la materia che ha prodotto il suo percorso filosofico e di lettura del mondo.
Porterà i saluti della Facoltà il preside, prof. Nunzio Famoso. Del volume discuteranno con l’autrice i docenti universitari Vincenza Scuderi (facoltà di Lingue) e Pietro Barcellona (facoltà di Giurisprudenza), coordina l’incontro Anna Di Salvo, dell’Associazione La Città Felice.
L'autrice. Luisa Muraro ha studiato filosofia all’università Cattolica di Milano ed è stata tra le fondatrici della Libreria delle donne di Milano. Insegna filosofia all’Università di Verona (dove ha dato vita alla comunità filosofica Diotima). Fra i suoi libri pubblicati negli ultimi anni: L’ordine simbolico della madre (1991), Lingua materna, scienza divina. Scritti sulla filosofia mistica di Margherita Porete (1995), Le amiche di Dio (2001) e Il Dio delle donne (2003).
Il libro (quarta di copertina). Narra un antico testo persiano che quando Giuseppe fu messo in vendita dai suoi fratelli, al mercato degli schiavi si fecero subito avanti numerosi compratori, fra cui una donna anziana che si offrì di pagare l’acquisto con alcuni gomitoli di lana colorata da lei stessa filata, che stringeva al petto. «Anima semplice,» le disse il sensale «come puoi comprare un simile gioiello di schiavo con i tuoi gomitoli?» «Lo so che non potrò comprarlo» rispose la donna. «Mi sono messa in fila perché amici e nemici possano dire “Anche lei ci ha provato”».
Le sue parole forniscono un esempio dell’anelito di chi cerca e, pur sapendo che mai potrà raggiungere l’obiettivo, non rinuncia a tentare. Cosa sarebbe, infatti, la vita senza grandi desideri?
Ma in questo libro quelle parole sono anche la porta di entrata a una nuova concezione della politica, distante dai giochi di prestigio e di potere. Desiderare l’impossibile non è senza effetti, al contrario. Coloro che abitano il mondo con aspettative incommensurabili ai propri mezzi e non perdono né la pazienza né la fiducia (e sono più donne che uomini, secondo l’autrice) risvegliano nel cuore del reale quel di più di essere di cui i viventi sentono la mancanza e che, per ciò stesso, li tiene in vita.
Nella cultura che cambia senza andare avanti, in un’economia che cresce e si espande ma non si cura di far crescere né la gioia né il senso di sicurezza, nella vita che sembra tutta un mercato, con l’umanità stretta fra il troppo e troppo poco, traspare l’intuizione che il reale non è indifferente al desiderio e non assiste indifferente alla passione del desiderare, nonostante capiti spesso di fare l’esperienza di una loro apparente, reciproca estraneità.
Come nel caso della vecchia della lana, scrive Luisa Muraro, ci sono tanti modi di andare al mercato, contro la parzialità della ragione e a difesa delle «illusioni» che la poesia e la religione ci aiutano a intrattenere, oltrepassando il livello del conformismo, forti nella certezza di essere destinati a qualcosa di grande.
(12 novembre 2009)