Venerdì 11 settembre alle 21, al Lido dei Ciclopi di Acitrezza (Ct), va in scena la pièce teatrale dal titolo Il conto delle lune. A interpretarlo saranno gli attori Egle Doria e Emanuele Puglia, per la regia di Camillo Mascolino e le scene di Federica Buscemi, proposto dal Gruppo Teatro Onda e dall'Associazione Materiali Vari.
Lo spettacolo trae ispirazione e trama dal romanzo omonimo di Marina Doria ("Il conto delle lune", Le Nove Muse), per l'adattamento rispettoso e innovativo della figlia Egle Doria, sulla scena protagonista femminile della storia. "Il conto delle lune" racconta l'avventuroso viaggio di una "carusa" della provincia siciliana di fine Ottocento, Mimì, la quale, per sfuggire alla miserevole condizione di vita che le offre il lavoro nelle zolfare e il suo stato di donna (in una società retrograda e maschilista), intraprenderà il cammino alla volta di Catania, per poi imbarcarsi avendo come meta ultima l'America.
La trama, dall'impianto semplice, offre lo spunto per porre l'accento su alcune tematiche e problematiche caratteristiche della nostra terra che si ripropongono con stringente attualità anche ai nostri giorni. La condizione disagiata della donna, l'emigrazione, lo sfruttamento del lavoro minorile, il fenomeno delle "morti bianche"... vengono così trattati con impegno e leggerezza dai due attori che si muovono sul palco rievocando luoghi e personaggi, proponendo una varia umanità e una diversità di "caratteri" che dettano la cifra dello spettacolo.
Rivivono pertanto, attraverso l'utilizzo di pochi, semplici "elementi di scena", per l'interpretazione di Egle Doria, la proprietaria delle zolfare forte e piena di rimorsi, la locandiera rassegnata e briosa e, ovviamente, la stessa Mimì dapprima succube del suo destino poi, via via, sempre più consapevole e intraprendente.
Dal canto suo, Emanuele Puglia fa da contraltare maschile alle vicende di Mimì proponendo il vinto custode della zolfara, il dolente padre di Mimì, un rude brigante, un bonario carrettiere e il furbo e simpatico cantastorie che accompagnerà la "carusa" nell'ultimo tratto del suo cammino. Il tutto condito dai colori a tinte forti, dalla poesia struggente, dalle note intrise di malinconia e ironia tipiche dei canti della nostra tradizione siciliana alcuni dei quali scandiscono (eseguiti dal vivo) le tappe del coraggioso percorso di Mimì verso l'anelata libertà.
Se l'intera pièce può essere intesa come un metaforico cammino "catartico" e di affrancamento da ogni condizionamento negativo che caratterizza, ahinoi, la nostra terra, simbolica risulta essere la location del Lido dei Ciclopi, bene confiscato alla mafia, che come detta la legge deve essere utilizzato per fini sociali e per volontà dell’Amministratore finanziario Pucci Giuffrida, continua l’attività culturale con particolare attenzione alle nuove generazioni di artisti siciliani.
Durante la serata sarà in vendita il romanzo "Il conto delle lune" edito dalle Nove Muse. Parte dell’incasso della vendita del libro sarà devoluta in beneficenza.
(11 settembre 2009)