Mercoledì 22 luglio - per la rete Teatri di Pietra in Sicilia, saranno rappresentati tre spettacoli di grande spessore. Al Tempio di Hera di Selinunte (Castelvetrano – Tp) alle 21:15 andrà in scena Le Supplici, la terza produzione dell’Istituto nazionale del dramma antico che ha debuttato lo scorso 22 giugno al Teatro antico di Siracusa per poi essere rappresentato a Malta.
A Piazza Armerina (En) all’ex Chiesa di Sant’Ippolito, sarà messo in scena Sorelle di Sangue, uno spettacolo tratto da “Crisotemi” di Ghiannis Ritsos ed “Elektra” di Hugo Von Hofmannsthal che miscela musica, teatro e danza, di cui è interprete Elisabetta Pozzi, brillante interprete delle ultime rappresentazioni classiche di Siracusa e considerata attualmente una delle attrici di classico più importanti del panorama nazionale.
Al parco archeologico Palmitelli di Caltanissetta sarà messo in scena Hercules Furens, tratto da Seneca ed ispirato all'Eracle di Euripide, che vede protagonista l’eclettico Vincenzo Pirrotta.
Nella messa in scena de Le Supplici si è tentato di restituire quella tensione presente nel testo, che è anche la stessa di tutti coloro che si ritrovano lontani dalla patria e si confrontano con una “terra straniera”. Solo tre i personaggi maschili a cui si è reso necessario attribuire una propria connotazione, forte e precisa. L’elemento caratterizzante dello spettacolo è il fuoco, a rappresentare l’energia delle Supplici, la loro determinazione che, evidente sin dalle battute iniziali, raggiunge il picco proprio in questo stasimo. Fuoco e fiamme in scena e di nuovo ritmi tribali, richiami di morte e di guerra. In conclusione un canto lirico, tratto da un frammento delle Danaidi di Eschilo, a celebrazione dell’amore, accompagna l’uscita di scena delle Supplici che proprio sul canto pronunciano le loro battute finali, quasi tentate dalle parole di Afrodite a cedere all’amore…
La commistione di teatro, danza e musica di Sorelle di Sangue è apparsa la migliore scelta per restituire significato alla vicenda di Crisotemi, ovvero la sorella minore di Elettra della quale non rimangono che poche testimonianze, cenni che gli autori classici hanno voluto riportare quasi più per dovere di cronaca che per utilità drammaturgica.
La scelta di rappresentare Crisotemi non è solo la naturale conseguenza di una assidua frequentazione di Elisabetta Pozzi con il poeta Ritsos (per la Fedra e Il Funambolo e la Luna) quanto l'aver inteso - in un personaggio “altro”, distante dalle eroine del mito - una protagonista contemporanea sia per l'incapacità di agire il presente o, anche, per la scelta di silenziarlo. Crisotemi è la donna che rimane sospesa come umanità inespressa. Lei, rapidamente citata nell'Iliade, personaggio di relazione nell'Elettra di Sofocle e di Euripide, alter ego di una Elettra invasata e dionisiaca in Hofmannsthal, è ritrovata da Ritsos che la ritrae come specchio lirico di una esistenza in cui prevale il senso di testimone muto immerso in un susseguirsi di fatti drammatici che sembrano non trovare soluzione se non nel silenzio.
Ispirata all'Eracle di Euripide, Hercules Furens è paradigma del pensiero di Seneca. Secondo il mito ripreso dall'originale euripideo, Ercole, l'eroe per eccellenza, è in preda ad una follia distruttiva per volere di Giunone e, inconsapevole, uccide la moglie Megara e i figli. Una volta riacquistata la lucidità, l'eroe è pronto a darsi la morte, ma trova sostegno nel re di Atene Teseo. Recatosi a Delfi per purificarsi dall'orrendo delitto, Eracle riceve dalla Pizia l'ordine di porsi al servizio del re di Micene Euristeo che gli impose le "dodici fatiche", le imprese più note legate al nome dell'eroe.
La differenza sostanziale tra la versione di Seneca e il modello greco – si legge nelle note di regia - risiede nella più ampia concezione della realtà e dell'individuo: l'ostilità degli dei, che irrompono nella vita degli uomini rendendoli impotenti davanti ad una forza che si sottrae a qualunque criterio di ragionevolezza, non è più sufficiente a giustificare la perdita della ragione dell'eroe. La riflessione del filosofo latino supera il concetto arcaico dell'ira divina per andare a ricercare nella complessa personalità di Ercole l'origine della follia.
Tempio di Hera– Castelvetrano Selinunte (Tp)
Inizio Spettacoli: ore 21.15 Apertura botteghino: ore 19
Biglietti: intero €12,00 – ridotto € 10,00
Ex chiesa di Sant’Ippolito – Piazza Armerina (En)
Inizio Spettacoli: ore 21.15 Apertura botteghino: ore 19
Biglietti: intero €12,00 – ridotto € 10,00
Parco Archeologico di Palmintelli
Inizio Spettacoli: ore 21.15 Apertura botteghino: ore 19
Biglietti: intero €12,00 – ridotto € 10,00
Numero verde: 800.024060 Sito internet: www.teatridipietra.org
(22 luglio 2009)