Università di Catania
Università di Catania - L'Agenda

Cetacean Research and Conservation in the Mediterranean Sea

Giovedì 18 giugno alle 10:30 (Salone, Museo di Zoologia), presentazione dei cinque anni di crociere di ricerca svolte nel Mediterraneo
Giovedì 18 giugno alle 10:30, nel salone del Museo di Zoologia (dipartimento di Biologia animale “Marcello La Greca”, via Androne, 81- Catania) si svolge la giornata di presentazione dei cinque anni di crociere di ricerca nel Mediterraneo del progetto Cetacean Research and Conservation in the Mediterranean Sea.

A inaugurare i lavori saranno il direttore del dipartimento di Biologia animale Alfredo Petralia, il presidente dell'associazione scientifica e culturale Ketos Letterio Mario Tringali e il presidente del corso di laurea specialistica in Biologia marina Grazia Cantone. Seguiranno gli interventi del rettore dell’Università di Catania Antonino Recca, dell'assessore regionale al Territorio e Ambiente Giuseppe Sorbello, dell'assessore al Mare del Comune di Catania Antonio Scalia, e del vicepresidente della Provincia regionale di Catania Sebastiano Catalano.

A relazionare sul tema della giornata saranno l'Ammiraglio Domenico de Michele, Comandante della Capitaneria di Porto di Catania, con un intervento su “Il controllo della pesca al tonno rosso”; il dott. Letterio Mario Tringali, responsabile scientifico dell'associazione Ketos, con una relazione su “Cinque anni di crociere di ricerca sui cetacei nel canale di Sicilia, risultati e prospettive”; e infine, il dott. Carlo Amico, dirigente della ripartizione faunistico-venatoria della Provincia di Catania, che parlerà di “Il monitoraggio di cetacei vivi e spiaggiati lungo il litorale della Provincia di Catania”.
IN THE MEDITERRANEAN SEA
5 anni di campagna di ricerca invernale nel Canale di Sicilia

Lo scorso 29 marzo si concludeva la quinta edizione della campagna di ricerca “Balenottere nel Canale di Sicilia”, organizzata e curata dall’associazione scientifica culturale Ketos di Catania. Negli anni, l’associazione Ketos ha raccolto dati relativi alla distribuzione e alla presenza di cetacei nel Canale di Sicilia e nello Ionio sud-occidentale. L’associazione  si è sempre avvalsa della collaborazione di partner istituzionali come l’Autorità Portuale di Catania, la Guardia Costiera, il 2° Nucleo aereo Guardia Costiera di Catania e il 41° Stormo Antisom dell’Aeronautica Militare Italiana; inoltre, a fianco dei ricercatori catanesi dell’associazione Ketos, ci sono stati enti scientifici di ricerca come Centro Studi Cetacei, Cibra, Università di Catania – Dipartimento di Anatomia, Patologia diagnostica, Medicina legale, Igiene e Sanità pubblica, G.F. Ingrassia e Dipartimento di Biologia animale “M. la Greca”, Stazione zoologica Anton Dhorn di Napoli, e anche Università  di Messina e "Parthenope" di Napoli.

Lo scopo principale di questo progetto è stato quello di colmare le lacune relative alle conoscenze sulla presenza, distribuzione e conservazione dei cetacei nei mari siciliani. Oltre agli scopi di carattere strettamente scientifico, l’iniziativa è volta alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica riguardo i temi ambientali legati al mare, con particolare riferimento all’affascinante mondo di balene e delfini.

Le attività di ricerca e divulgazione dell’associazione Ketos rientrano nell’ambito degli impegni presi dalla Iucn (Unione mondiale per la conservazione della natura) per la salvaguardia della biodiversità nel Mar Mediterraneo. Le aree oggetto di studio sono rappresentate dal Canale di Sicilia e dal Mar Ionio occidentale e le specie studiate negli anni di attività sono state Balaenoptera physalus, Delphinus delphis, Stenella coeruleoalba, Tursiops truncatus, Grampus griseus, Ziphius cavirostris e Physeter macrocephalus, tutte incluse nelle “red-list” della Iucn.

Nel dettaglio, gli obiettivi della campagna Cetacean Research and Conservation in the Mediterranean Sea sono stati:

• Conferma dei dati pregressi sulla presenza di cetacei nel Mar Ionio occidentale e Canale di Sicilia, in particolare per la Balaenoptera physalus e il Delphinus delphis;
• Verificare quali specie di cetacei siano presenti nell’area delle Isole Pelagie;
• Analisi della struttura sociale, dell’ecologia comportamentale e stima delle dimensioni delle popolazioni di Balaenoptera physalus e Delphinus delphis presenti nelle aree di studio;
• Presenza di cheloni marini nello Ionio e Canale di Sicilia;
• Verifica dell’eventuale presenza di interazione tra le popolazioni di cetacei e le attività antropiche (pesca, traffico nautico, attività diportistiche);
• Registrazione e analisi dei suoni dei cetacei attraverso appositi idrofoni;
• Analisi genetico-molecolari con metodologie di prelievo non invasive;
• Ricerca della presenza di possibili inquinanti (metalli pesanti) in campioni di tessuto e feci;
• Misurazione dei parametri fisico-chimici dell’acqua e campionamento di fito e zooplancton, al fine di verificare la presenza delle condizioni necessarie al sostentamento delle popolazioni di cetacei;
• Realizzazione di un kit didattico da utilizzare come strumento di divulgazione nel corso di attività di sensibilizzazione con il grande pubblico e gli alunni di scuole inferiori e superiori;
• Realizzazione di un meeting e di una tavola rotonda sullo status e conservazione della balenottera comune nel Mar Mediterraneo.

Durante le scorse edizioni della campagna di ricerca Cetacean research and conservation in the mediterranean sea, l’associazione Ketos ho documentato la presenza della balenottera comune a largo dell’isola di Lampedusa, nei mesi di febbraio, marzo e aprile. Nei mesi estivi, invece, la presenza della balenottera è documentata nelle acque del Mar Ionio e del Tirreno meridionale. Il fenomeno merita di essere ulteriormente approfondito in quanto rappresenta uno dei fattori chiave per la risoluzione dell’enigma sulle migrazioni dei grandi cetacei all’interno del bacino del Mediterraneo.

Studi realizzati da vari enti di ricerca nazionali e internazionali hanno ormai accertato che la Balenoptera physalus non compie migrazioni periodiche attraverso lo Stretto di Gibilterra, ma è presente nel corso di tutto l’anno in alcune aree del Mar Mediterraneo. Un progetto importante per le implicazioni non solo scientifiche e conservative, ma anche formative e divulgative che abbraccia. Oltre alle iniziative strettamente legate alla ricerca scientifica, infatti, il progetto prevede una serie di attività formativo-divulgative e didattico-ricreative ad alto impatto mediatico finalizzate alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica alla problematiche relative alla conservazione dei cetacei nel Mare Nostrum.

I risultati delle campagne 2004, 2005, 2006, 2007 e 2009 (realizzate da Ketos nel Canale di Sicilia e nel Mar Ionio occidentale) hanno messo in evidenza l’importanza dell’area monitorata dal punto di vista conservazionistico. In essa, infatti, è stata rilevata la presenza di sette delle otto specie di cetacei attualmente residenti nel Mar Mediterraneo, in particolare della balenottera comune e del delfino comune, specie considerate a rischio dalla Iucn.

RESPONSABILE CAMPAGNA “CETACEAN RESEARCH AND CONSERVATION IN THE MEDITERRANEAN SEA”
Letterio Mario Tringali è il responsabile scientifico della campagna e presidente dell’associazione scientifica Ketos. Ha partecipato a numerose missioni oceanografiche, tutor all’Università di Catania e correlatore di tesi universitarie, membro della Society for Marine Mammology, dell’European Cetacean Society, della Società Italiana di Biologia Marina e del Centro Studi Cetacei. La sua attività di ricerca lo vede coordinatore di molteplici progetti e studi con pubblicazioni in convegni e riviste nazionali e internazionali.

(18 giugno 2009)

Stampa testo
Invia questo articolo
Tutti gli appuntamenti...
Archivio eventi
In prima pagina