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Sarcofagia

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Venerdì 27 e sabato 28 febbraio al Centro Zo spettacolo di arti performative per il cartellone di AltreScene

Venerdì 27 e sabato 28 febbraio al Centro culture contemporanee Zo (P.le Asia, 6) si terrà Sarcofagia, uno spettacolo di arti performative per il cartellone di AltreScene.

AltreScene è un cartellone teatrale dedicato alle nuove drammaturgie contemporanee che ospita artisti e opere rappresentative dello scenario nazionale ed europeo, riservando un’attenzione particolare alle realtà del nostro territorio e realizza nuove produzioni. In collaborazione con la facoltà di Lettere, il Teatro Stabile di Catania - Test e Gesti.

Lo spettacolo è uno studio in quattro quadri dal "De esu carnium" di Plutarco e tratto da un’idea di Benedetta Zaccarello e Daniela Marzullo. Fin troppo abituati alle asettiche, plastiche confezioni della grande distribuzione o ai camici bianchi, quasi chirurgici delle macellerie; disturbati dalla retorica animalista che irrompe anarchicamente nei notiziari della sera, come possiamo trovare ancora le parole per interrogarci sul nostro rapporto alla carne? Come far riemergere dalle nebbie dell'abitudine al macello ed al consumo automatizzato una riflessione aperta sull'alimentazione come emblema del rapporto dell'uomo alla diversità ed alla sacralità dell'altro da sé? In questo cammino di ricerca ci viene innanzitutto incontro una parola che la storia ha relegato in libri eruditi facendola divenire oscura al nostro orecchio: 'sarcofagia' ovvero l'atto del mangiare carne. Nutrendosi di un’esplorazione archeologica del pensiero antico sul rapporto tra uomini, déi e animali, ‘Sarcofagia’ compie una discesa agli inferi del mondo che ci ha generati, riesumando i frammenti ancora in circolo nella nostra memoria collettiva. Ecco così offerti a degustazione ‘quattri quadri’ popolati da creature anfibie, in bilico tra memoria e avvenire, tra ruminazione e profezia. Il testo e noi: tematiche, simboli, evocazioni. Come raccolto per caso su una spiaggia, spogliato di ogni contestualizzazione e di qualsiasi approccio erudito, il De esu carnium di Plutarco, conosciuto anche come trattato sulla sarcofagia, è diventato la cassa di risonanza dei nostri interrogativi sulle implicazioni profonde del sistema del consumo della carne. Lo spettacolo rappresenta così la prima tappa di una ricerca sperimentale in movimento costante, l’atto di nascita di una creatura teatrale promessa a svilupparsi, work in progress che sostituisce alla forma tradizionale dello spettacolo la proposta di una stazione d’arresto in un cammino di riflessione collettiva da condurre sotto lo sguardo del pubblico.  




(27 febbraio 2009)

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