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L'anelito di Demetra passaggi eterni su carta nel silente procedere verso la luce

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Sabato 20 settembre alle 20 (galleria Dietro le Quinte), inaugurazione della personale di Girolamo Ciulla
La locandina Opera grafica, tecnica mista su carta

Sabato 20 settembre alle 20, alla galleria d’arte Dietro le Quinte (via Carcaci 19, Catania), si terrà l’inaugurazione della mostra personale di Girolamo Ciulla dal titolo: L'anelito di Demetra passaggi eterni su carta nel silente procedere verso la luce.

L’artista sarà presente in galleria la sera dell’inaugurazione. La mostra, aperta fino al 20 ottobre, offrirà al pubblico disegni e sculture dell’artista, ripercorrendo il sentiero a lui più caro, quello del mito.

L’artista siciliano, che vive e lavora nella città toscana di Pietrasanta, ha deciso di tornare nella sua terra d’origine, scegliendo per la sua personale una delle gallerie più giovani e più dinamiche della Sicilia. La galleria d’arte Dietro le Quinte infatti ha per volere della sua direttrice Daniela Arionte, sviluppato in questi anni diversi progetti di carattere internazionale, sposando spesso anche cause sociali.


Girolamo Ciulla
è nato nel 1953 a Caltanissetta. Si avvicina da autodidatta alla scultura, utilizzando dapprima vari materiali (la terracotta, il legno e il ferro) per poi scoprire la pietra, in particolare il travertino romano, che gli consente di esprimere al meglio la sua poetica. Il motivo risiede in "quella capacità che questa pietra, così porosa, ricca di lacerazioni e di strappi, ha nel conferire stabilità alla forma senza attenuare quell'impressione di sfaldamento che deve avere una figura della memoria, di accogliere cioè contemporaneamente la saldezza del ricordo, ma anche quel senso di indeterminatezza che in ogni caso lo avvolge".
Nel 1986 Ciulla incontra Tiziano Forni, con il quale stabilisce un sodalizio professionale che lo accompagna fino ad oggi. L'anno successivo si stabilisce a Pietrasanta (Lucca), dove tuttora vive e lavora.
Sono al suo attivo importanti commissioni pubbliche tra le quali ricordiamo la chiesa di San Pietro a Caltanisetta (1996), per la quale ha realizzato, in blocchi unici di travertino, il tabernacolo, il leggio e l'altare; il grande Coccodrillo per il Comune di Massa (2002) ed un monumento per la città di Caltanisetta (2004).
La sua scultura è di forte stabilità, sintetica nelle forme, misurata nell'ostentazione dei dettagli. Al tempo stesso è evocatrice di antiche memorie: animali fantastici, giovani guerrieri dall'elmo immenso, e piccoli templi, di Agrigento soprattutto, unici sopravvissuti di una "religione domestica", fatta di piccoli gesti frugali, lontana "dalla Storia e dai miracoli dei Santi".


Visite: dal lunedì al sabato, dalle 10.30 alle 13 e dalle 17 alle 21.30
Per informazioni: 095.2180080 / 346.3851506

 

 

(20 settembre 2008)

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