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Metamorphosis

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Giovedi 31 luglio alle 21 al Palazzo dei Congressi (Sala A - Taormina) performance di teatro danza, con musiche originali dal vivo e video proiezioni a cura di Elena Sgarlata

Giovedi 31 luglio alle 21 al Palazzo dei Congressi (Sala A - Taormina) andrà in scena Metamorphosis di Elena Sgarlata, uno spettacolo di teatro danza, animazione di figure, con musiche originali dal vivo e video proiezioni.

L'ideazione è di  Elena Sgarlata e Ezio Scandurra. Gli interpreti sono: Tony Pappalardo, Giulia Sangalli, Elena Sgarlata, Alfio Zappalà. Le musiche sono di: Paolo Zappalà. I water sound, suoni, rumori sono di:  Andrea Pennisi. La scenografia: è di: Enzo Gagliardi. La coreografia e regia sono di:  Elena Sgarlata. Lo spettacolo, prodotto da "purquapà", è frutto di una collaborazione tra:  Lapis, Accademia di Belle Arti di Catania, Centro Universitario Sportivo di Catania, Taormina Arte, Scuola di Musica Popolare Alan Lomax e Feliciotto video-musica di Taormina.

La metamorfosi è un processo di radicale trasformazione di un organismo da un essere ad un altro completamente diverso, irriconoscibile. Famosi in ambito letterario sono le metamorfosi di ovidiana memoria in epoca classica, le metamorfosi di Apulejo, unico romanzo della letteratura latina pervenutoci intero, quelle Kafchiane in epoca moderna, quelle di William Burroughs in epoca contemporanea. Ma l’immaginario su tale tema taglia trasversalmente la storia dell’umanità, dalle culture primitive alla realtà contemporanea.
Lo spettacolo è composto da dodici sequenze apparentemente uniche e isolate, unite da una continuità visiva e sonora. Tra una sequenza e l'altra sono presenti degli sketch. Si susseguono sei stati chimico- fisici: minerale, vegetale, animale, umano, meccanico ed elettronico, elementi determinanti dell’evoluzione del mondo e della storia dell’uomo. La realtà virtuale si fonde con il linguaggio espressivo dei quattro interpreti, lo spettatore è sollecitato da immagini suggestive. Esse permettono di approfondire l’idea di un passaggio costante tra realtà e immaginario..
Un teatro danza multimediale dove prevale la dimensione dell’interattività fra diverse forme di comunicazione: l'animazione di figure , il mimo, la danza, il teatro, le emissioni vocali, lo spazio scenico, l’immagine digitale, i suoni, i rumori, i gesti, le parole.
L’interazione tra il suono, gli interpreti e il video perturbano e alterano la percezione dello svolgimento cronologico del tempo. Un rapporto suono-voce-corpo-immagine costituisce la linea portante della composizione registica per sviluppare un discorso alogico costituito sulla libertà delle possibili concatenazioni sintattiche.
Una nuova interpretazione della metamorfosi vissuta in chiave orientale, dove la fine di un ciclo rappresenta l'inizio di un nuovo: introspettivo,  all’interno di una dimensione esistenziale. Un viaggio esplorativo immersi dentro il cerchio della vita.
Un percorso creativo in cui emergono ricordi inespressi, si manifesta lo stato d'animo e il conflitto emotivo, dove i sentimenti che nascono da un percorso inesprimibile all'improvviso prendono vita. Lo spettacolo diventa un “veicolo” di “esperirnza fisica” della realtà. Una performance evocativa e visionaria.
(Elena Sgarlata)

(31 luglio 2008)

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