Lunedì 21 aprile alle 18 al Teatroclub Nando Greco, nell'ambito della reassegna Ring Aperto, sarà presentato il libro Muri, lacrime e za’tar. Storie di vita e voci dalla Palestina, con la partecipazione dell’autore, Gianluca Solera.
L'evento è promosso dal circolo Arci South Media, nell’ambito delle iniziative dedicate all’ Anno Europeo del Dialogo Interculturale e al 60° anniversario della Nakba, nome con cui gli Arabi in genere, e i palestinesi in particolare, indicano il 15 Maggio 1948, data in cui Israele proclamò la propria indipendenza estromettendo buona parte degli abitanti arabi della Palestina dai confini dello Stato d'Israele.
Insieme a Gianluca Solera, coordinatore delle reti della Fondazione Anna Lindh per il Dialogo tra le Culture, Alessandria d’Egitto, interverrà Marco Miano, docente di Lingua e Letteratura araba all'Università Kore di Enna. L’autore precederà l’incontro pomeridiano con due momenti rivolti agli alunni e ai docenti del liceo scientifico “E. Majorana” di Scordia e del liceo salesiano “Don Bosco” di Catania.
Il libro, il cui tour promozionale italiano culminerà con l’evento Vita quotidiana in Israele e Palestina previsto in seno alla Fiera del Libro di Torino il prossimo 10 maggio, è una sorta di diario di viaggio, testimonianza di un pellegrino che, evitando i tour organizzati, scopre luoghi e persone dei territori occupati ricostruendo il quadro di una terra sofferente e spaccata. Un libro che nasce dall’incontro con politici, rifugiati e professori, vescovi e patriarchi, resistenti e gente comune, e che documenta sia la sofferenza palestinese che le conseguenze sociali e umane dell'occupazione sugli israeliani.
In serata, al dibattito, seguirà la proiezione del film Madri di Barbara Cupisti, vincitore del Premio David di Donatello, come miglior film documentario di lungometraggio. Un incontro diretto con le donne dei due popoli, una testimonianza intensa dello strazio vissuto dalle madri e una denuncia dell’infanzia e dell’adolescenza negate ai giovanissimi soldati, sino alla violenza dell’obbligo di leva israeliano che costringe ad arruolarsi per non subire sei mesi di prigione ed una denigrante etichetta per il resto della propria vita. Il momento proposto vuole sottolineare l’assurdità e l’universalità del dolore. Un dolore che, proprio perché condiviso, può guidare verso una più autentica conoscenza dell’“altro” e segnare una fin troppo evidente ragione di comprensione e di pace.
A conclusione della serata sarà proposta una retrospettiva di documentari al femminile Realmente donna, che prevede la proiezione di: La Fuitina di Paola Greco, Un’ora sola ti vorrei di Alina Marazzi e Strike a light di Giovanna Sonnino.
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(21 aprile 2008)