Martedì 15 aprile alle 21 da Scenario Pubblico il
Balletto Teatro di Torino porterà in scena tre lavori brevi creati da
Matteo Levaggi, dal titolo:
Trilogia.
Solo - Musica di Arvo Pärt. Danzatori:Viola Scaglione, Manuela Maugeri, Selene Manzoni, Luca Martini, Pedro Gonzales, Mattia Furlan, Takashi Setoguchi.
E' in uno stato confusionale e di totale perdita dell'equilibrio che nasce questa danza, apparentemente lenta come il movimento flessuoso di un gatto che affronta la preda, ma pronta a sprigionare folgoranti movimenti nello spazio. Il pezzo è creato su musiche di Arvo Pärt, compositore che fu definito "padre del minimalismo sacro", apprezzato soprattutto per la semplicità dell'ascolto e la trasparenza emotiva delle sue opere.
Scherza Infida - Musica di Georg Friederich Haendel. Danzatori: Manuela Maugeri, Luca Martini
Un uomo e una donna affrontano il proprio essere in questo agrodolce duetto. Una bruciante coreografia, piena di passione e atleticità, sulla musica visionaria e languida di Haendel.
The Bee Dances - Musica di Michael Nyman. Danzatori: Viola Scaglione, Manuela Maugeri, Selene Manzoni, Luca Martini, Takashi Setoguchi, Mattia Furlan, Pedro Gonzales.
Un balletto sulla famosa e trascinante musica di Michael Nyman creata per
Lezioni di Piano di Jane Campion. La danza spinge i danzatori, con sbilanciamenti arditi di ritmo, in un vortice di movimento dall' energia tutta contemporanea.
Matteo Levaggi
Ventinovenne, formatosi alla scuola del Balletto Teatro di Torino diretto da Loredana Furno. Dal 1993 al '96 si afferma in diversi concorsi di danza, da quello di Rieti al "Concorso Internazionale di Parigi". Entrato a far parte del Balletto Teatro di Torino, ha modo di segnalarsi come solista dalla spiccata personalità e dalla speciale qualità di movimento. Diversi coreografi lo scelgono per le loro creazioni. Nel 1997/98 fa parte della compagnia Aterballetto diretta da Mauro Bigonzetti, poi sceglie una carriera libera, danzando in diverse produzioni tra cui
Le memorie di Adriano dove interpreta il ruolo di Antinoo, accanto a Giorgio Albertazzi. Dal 1999 è coreografo stabile del Balletto Teatro di Torino, con il quale ha iniziato un suo personale percorso creativo centrato sulla forma e fondato sul lavoro quotidiano con i suoi danzatori, creando così una nuova realtà italiana di compagnia di danza d'autore. Nel 2000 è protagonista nella nuova creazione della coreografa americana, Karole Armitage:
Io Giacomo Casanova. Nell'autunno 2000 è ospite del "Festival internazionale di Cuba", diretto dalla grande ballerina Alicia Alonso, dove danza, rappresentando la coreografia italiana, con un assolo di Mauro Bigonzetti. Tra le sue diverse creazioni per il Btt, dopo
Gee Andy! ispirato a Andy Warhol e Ray Man, le più recenti sono
Caravaggio (su musica originale di Giovanni Sollima, creato per il Teatro Carlo Felice di Genova e portato in tournée con successo in Italia e al Festival Internazionale di Miami,
Jeu d'Ecarts e
Differentia (musica di Ligeti, Bartok e Scanner). L'Arena di Verona gli ha commissionato
Drowning by Numbers nel novembre 2005 al Teatro Filarmonico, mentre la principale creazione del 2006
Canto bianco in un momento di orizzonte verticale, ha debuttato alla Biennale Danza di Venezia, diretta da Ismael Ivo. Subito dopo, l'Arena di Verona gli commissiona
La Bottega fantastica di Rossini/Respighi che debutta al Teatro Romano di Verona.
Balletto Teatro di Torino
La Compagnia si forma negli anni '70 a Torino attorno a Loredana Furno con lo scopo di proporre un repertorio alternativo rispetto agli spettacoli di danza di quegli anni e un discorso allargato alle altre discipline dello spettacolo. Nel primo decennio di attività, la Compagnia si è posta come obiettivo di portare la danza ovunque. Con spettacoli non meramente astratti e accademici, ma con una sorta di "teatro danzato", in cui l'espressività e la tecnica di interpretazione fossero in primo piano, mutuando da altri generi di spettacolo, la prosa in primo luogo. Fin dai primi anni la Compagnia ha proposto nuove creazioni, spesso su musiche appositamente composte, come
Amo le rose che non colsi rievocazione, sul filo dell'ironia e della malinconia, della storia d'amore non vissuta tra il poeta piemontese Guido Gozzano e Amalia Guglielminetti, con la coreografia di Loris Gai o come
Catulli Carmina sulle musiche di Carl Orff e coreografie di Vittorio Biagi. I grandi temi shakespeariani sono stati affrontati con
Amleto di Shostakovitch-Fascilla,
Romeo e Giulietta di Prokofiev-Biagi,
Sogno di una notte di mezza estate di Mendelssohn-Furno; o sono state riproposte storie immortali come
Cleopatra sulle sconosciute musiche di Luigi Mancinelli e
Werther, tradotto in balletto da Milorad Miskovitch su una musica - riscoperta dopo circa duecento anni di oblio di Gaetano Pugnani: o ancora la ricostruzione, ad opera di Susanna Egri de
"l noce di Benevento, uno dei più celebri balletti di Salvatore Viganò. In costante ricerca del nuovo, nel decennio successivo, la Compagnia ha dato largo spazio a creazioni di danza contemporanea proponendo coreografi quali Job Sanders, Roberto Castello, Bertrand d'At, Charles Vodoz, Jozsef Tari e ha ottenuto dalla Fondazione José Limon di New York l'autorizzazione a inserire nel proprio repertorio T
here is a time, una delle opere fondamentali del coreografo americano. Nelle ultime stagioni l'attenzione si è focalizzata sulla danza contemporanea: per la Compagnia hanno creato Luca Veggetti, Loris Petrillo, Gigi Caciuleanu e la prestigiosa coreografa americana Karole Armitage. Il BTT ha ridefinito e rinnovato la propria linea artistica, scegliendo come coreografo-danzatore residente un artista fra i più apprezzati della giovanissima generazione: Matteo Levaggi. Con lui la formazione torinese ha rimodellato la propria immagine, plasmandola sulla "linea fisica e la qualità di movimento morbida e personalissima" del ballerino - coreografo. Nel corso dei molti anni di attività, la Compagnia ha realizzato oltre 60 allestimenti ed ha portato i suoi spettacoli in importanti tournées all'estero: Mosca e S.Pietroburgo (1991), Messico (1993), Cuba (1994 e 1999), Taiwan (1995), Cina (1995 – 2001), Egitto (1995), Grecia (1997 e 2000), Turchia (1997 e 1999), Germania (Stoccarda - 1998, Bremerhaven e Colonia - 1999), Corea (Seoul - 1999), Tunisia (1999), Usa (Miami 2000 - 2002), Spagna (Madrid, Merida, Las Palmas 2002), Malta (2004), Francia (Cannes al Palais des Festivals per "Les étoiles de Ballet 2000" e Parigi, al Théâtre des Champs-élysées per il gala "Les étoiles du XXI siècle" 2005), Zagabria (Biennale della Musica - Aprile 2005).
(15 aprile 2008)