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Architettura italiana negli anni '60 e seconda avanguardia

Lunedì 31 marzo alle 15.30, a Palazzo Impellizzeri (Siracusa), presentazione del libro di Marcello Pazzaglini

Lunedì 31 marzo alle 15.30, nell'aula magna della facoltà di Architettura di Siracusa, a Palazzo Impellizzeri (via della Maestranza 99), si presenta il libro di Marcello Pazzaglini "Architettura italiana negli anni '60 e seconda avanguardia".
Dopo i saluti del preside della Facoltà Giuseppe Dato, sarà il past preside Ugo Cantone a presentare il volume del docente dell'Università La Sapienza di Roma, facoltà di Architettura "Ludovico Quaroni".
L'evento è organizzato dall'Università e dal Consorzio Archimede, nell'ambito delle attività culturali promosse in occasione del Decennale della Facoltà, in collaborazione con il Dipartimento di Architettura, rappresentazione e progetto, con il dottorato di ricerca in Progetto architettonico e analisi urbana.

Architettura italiana negli anni '60 e seconda avanguardia (Gruppo Mancosu editore, Roma 2006). Gli Anni 60 rappresentano, per la ricerca architettonica in Italia, un periodo del tutto particolare: quello caratterizzato da una tensione volta a rinnovare il linguaggio e suoi contenuti; una tensione al rinnovamento in cui le neoavanguardie, le seconde del Novecento, svolgono un ruolo propulsivo.
In questa direzione si impegnano molte delle ricerche artistiche nel campo delle arti figurative, della letteratura, del cinema, dei costumi; vi è un rinnovarsi degli studi sul linguaggio, sulla forma. E' un insieme di percorsi complessi, interrelati, anche fortemente contraddittori. E', in architettura, una risposta alla crisi del Movimento Moderno incapace, nella sua componente più importante quella del razionalismo, di affrontare i profondi e contraddittori mutamenti avviati dopo il periodo della ricostruzione degli anni '50, dove per altro cominciano sperimentazioni in molte direzioni. Il riemergere negli anni ‘60 delle avanguardie, esse stesse storica componente propulsiva del Movimento Moderno nei primi decenni del Novecento, non può stupire. Le avanguardie si confrontano con le innovazioni nel campo della tecnologia, sollecitano sperimentazioni, affrontano i temi dello sviluppo urbano e metropolitano, rappresentano uno stimolo per poetiche e ambiti architettonici anche lontani, offrono materiali e procedimenti compositivi per percorsi anche contrapposti, la storia viene riletta in tutt'altra luce. Questo insieme di ricerche che ha fortemente caratterizzato l'architettura italiana ed internazionale degli anni '60 si confronta con un quadro economico-produttivo, sociale e politico dai forti contrasti, dalle grandi contraddizioni, in profondo mutamento anche per le innovazioni tecnologiche che si verificano in molti settori come i trasporti, le telecomunicazioni, i beni di consumo durevoli e no. Di queste innovazioni ne sono il simbolo le conquiste spaziali.
La molteplicità delle ricerche architettoniche viene affrontata nel libro attraverso una serie di temi tra i quali: il confronto con la seconda avanguardia, la qualità dello sviluppo, l'architettura della memoria e l'eredità del fascismo, gli strumenti di intervento nella città, le poetiche della continuità e della contaminazione, l'architettura e il design, lo sperimentalismo critico, la critica alle avanguardie, il ruolo della storia e le proiezioni oltre gli anni '70.
Negli apparati si offre poi una selezione bibliografica dei libri di architettura e arte pubblicati in Italia dal 1960 al 1970 e l'elenco delle riviste di architettura pubblicate nel periodo.

(31 marzo 2008)

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