Mercoledì 27 febbraio alla Ciminiere si inaugura l’edizione EtnaFest 2008, rassegna internazionale di musica, arte e cinema promossa dalla Provincia di Catania, con un evento musicale di grande richiamo internazionale, Max Raabe & Palast Orchestre, nell’ambito della sezione Black is beautiful... e non solo, curata da Gianni Morelenbaum Gualberto. L'ingresso è libero.
Nel corso delle prime quattro edizioni, Etnafest si è conquistata una posizione di rilievo in ambito nazionale ospitando artisti di tutto il mondo: dall’Europa all’America Latina, dagli Stati Uniti al Medio Oriente, dall’Africa al continente Australe. E prosegue anche quest’anno il “giro d’orizzonte” offerto da questa rassegna divenuta “vetrina” della molteplicità delle espressioni musicali oggi esistenti.
Questi straordinari musicisti che aprono Etnafest 2008, la Palast Orchestre, insieme al loro affascinante cantante, Max Raabe, da tre lustri suonano e si muovono sul palco come fossero in un’immaginaria Berlino degli anni ’30. Uno scatto fotografico dai colori eleganti di quella Germania colta e raffinata, lontana dagli sconvolgimenti del tempo, dilatata fino ai nostri giorni. La Palast ci conduce dagli ironici arrangiamenti di Kurt Weill alla rivoluzione di quello Swing che già aveva incantato l’Europa e che sarebbe poi diventata la colonna sonora dell’immediato dopoguerra.
Così Max Raabe con quella sua voce che sta fra il primo Bing Crosby e i Comedian Harmonists che fecero impazzire la Germania prenazista, intona Sex Bomb e Canzone Sospirata, Mambo nr.5 e Bei mir bist Du schon, la “principesca” Kiss e la “disneyana” Big Bad Wolf accompagnato da banjo, sassofoni, basso tuba e violino. Per scoprire cosa hanno in comune Britney Spears e il maestro Bixio, Fritz Kreisler o i Queen e Cole Porter, Kurt Weill e Ary Barroso occorre non lasciarsi sfuggire Max Raabe e compagni. E’ come se la lucida follia di Frank Zappa fosse stata imprigionata nei professori dei Berliner che suonano con la stessa passione una tarantella o un fox trot, un hit da discoteca e una canzone da cabaret, un inno rock o uno standard jazz.
Dal vivo nel nostro paese, Max Raabe, in un perfetto italiano, introduce canzoni e balli, dando storiche e specifiche indicazioni, inanellando aneddoti e battute con un’ironia così perfettamente intonata da credere impossibile che non conosca la lingua alla perfezione: ma anche in questo caso si tratta di talento, di pura e semplice interpretazione che, delle qualità dell’orchestra e del suo cantante, è il pregio maggiore.
Oltre dieci anni fa Max Raabe compone uno dei suoi terribili giochi di parole, la sua specialità, ed ecco che un semplice scherzo si trasforma in un incredibile successo. Kein Schwein ruft mich an (Neanche un maiale mi telefona) oggi è un motivo popolarissimo. Una nota compagnia di telefonia mobile lo ha adottato come suoneria per i suoi cellulari e una compagnia di telecomunicazioni l’ha utilizzato come jingle. Tutto questo accade cinque anni dopo la prima apparizione in pubblico della Palast Orchestre che nasce nel 1986. Per oltre quindici anni ha rispolverato, rianimato canzoni che un tempo, negli anni ’20 e ’30, venivano suonate a ogni ballo e a ogni festa. Testi molto popolari che tutti conoscevano e canticchiavano per la strada come la canzone del Piccolo cactus verde. Alcuni di questi successi durante il regime nazista vennero proibite e etichettate come Entartete Kunst “Arte degenerata”.
Fin dalla sua nascita l’orchestra ha un organico di 12 musicisti: voce, pianoforte, batteria, chitarra/mandolino, contrabbasso/sousaphone, trombe/clarinetti, trombone e sassofoni. Nel 2001, a bilanciare la predominanza maschile si è aggiunta la violinista Hanne Berger.
La Palast si esibisce regolarmente in Germania e Austria, in Svizzera, Olanda, Russia dove ormai è famosissima. Ha tenuto concerti anche in Francia, negli Stati Uniti e in Italia, dove ha toccato alcuni tra i teatri più prestigiosi. Dal debutto a Perugia nel gennaio 2003, in poco più di un anno ha collezionato trionfi ovunque: Torino, Settembre Musica e Teatro Colosseo, Alessandria, Caserta, Lecce, Verona, Rimini, Prato, Treviso, Udine, L'Aquila, Roma, Milano…Non a caso, al repertorio tedesco ed internazionale, si sono aggiunti alcuni grandi successi italiani quali Parlami d’amora Mariù, Mille lire al mese e Vivere.
Questi straordinari musicisti sono apparsi anche in diverse opere cinematografiche tedesche fra cui il film di Werner Herzog, "Invincibile" (2001) e hanno inciso una ventina di cd fra i quali Charming Weill (Bmg), con arrangiamenti originali per orchestrina da ballo dei maggiori successi di Kurt Weill e due volumi di Super Hits (Bmg), due cd dedicati alle cover di canzoni di successo della musica pop. In particolare Super Hits vol.1 (2000) ha raggiunto, nei paesi di lingua tedesca, la vetta delle classifiche e in Lituania è stato al primo posto per diverso tempo. In Italia questo cd ha venduto oltre diecimila copie in meno di una settimana grazie al successo della cover Sex Bomb diventata molto popolare come colonna sonora dell’ultimo spot della Lancia Y Vanity. Più recente la pubblicazione in Italia del cd Live in Roma, registrato in occasione del concerto al Teatro Olimpico del 2004, che offre un classico repertorio live della band con alcuni grandi successi della discografia italiana degli anni Trenta.
(27 febbraio 2008)