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Fitodepurazione per il trattamento ed il riuso delle acque reflue dei piccoli e medi insediamenti

Giovedì 6 e venerdì 7 marzo seminario promosso in collaborazione con il Csei

Giovedì 6 e venerdì 7 marzo, nella sede del Dipartimento di Ingegneria Agraria dell'Università di Catania, si terrà un seminario sul tema della Fitodepurazione per il trattamento ed il riuso delle acque reflue dei piccoli e medi insediamenti. Il seminario è promosso dal Dipartimento di Ingegneria agraria in collaborazione con il Csei (Centro Studi di Economia Applicata all'Ingegneria), allo scopo di illustrare e contribuire a diffondere la tecnologia della fitodepurazione.

Per visualizzare il programma e scaricare la scheda di adesione clicca qui

La depurazione delle acque reflue urbane rappresenta, soprattutto per le piccole e medie comunità, un problema economico e gestionale assai oneroso e di difficile soluzione. Numerosi sono gli impianti di depurazione in Italia che non funzionano o non depurano le acque in modo efficiente. In Italia, così come avviene in altri Paesi, particolare interesse
avrebbe l'applicazione di sistemi di trattamento naturali come la fitodepurazione, il lagunaggio, ecc. Tali sistemi, pur richiedendo per la loro realizzazione superfici relativamente ampie, presentano un basso costo di esercizio e sono relativamente semplici nella fase di gestione. Le suddette caratteristiche li rendono particolarmente indicati per il trattamento dei liquami urbani di piccole e medie comunità sia nel caso dello scarico in corpi idrici sia nel caso di riuso agricolo degli effluenti. In Italia l'interesse verso questa tecnologia si è sviluppato solo nell'ultimo decennio, grazie anche all' emanazione del D.Lgs. 152/99 (aggiornato con il D.Lgs. 152/2006) nel quale viene consigliata l'adozione di alcune tipologie di trattamento naturale, quali lagunaggio e fitodepurazione, per tutti gli agglomerati con popolazione equivalente compresa tra 50 e 2.000 AE e, laddove le caratteristiche territoriali e climatiche lo consentano, per gli agglomerati in cui la popolazione equivalente fluttuante sia superiore al 30% della popolazione residente. Inoltre, il ricorso a tali tecnologie viene auspicato anche per gli agglomerati di maggiori dimensioni con popolazione equivalente compresa tra i 2.000 e i 25.000 AE, come trattamento di affinamento da realizzarsi a valle di impianti a fanghi attivi o a biomassa adesa.

Le relazioni verranno svolte da docenti universitari e tecnici esperti nel settore del trattamento delle acque reflue e della fitodepurazione. Il Seminario è rivolto in particolare ai liberi professionisti e ai tecnici ed amministratori di Enti pubblici responsabili della realizzazione, gestione e monitoraggio dei sistemi di trattamento delle acque reflue urbane (Arpa, Arta, Asl, Consorzi di Bonifica, Ispettorati Forestali, Genio Civile).

(06 marzo 2008)

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