Giovedì 10 aprile alle 10, nel Coro di Notte del Monastero dei Benedettini, si svolge l'incontro inaugurale del laboratorio interdisciplinare di civiltà greca moderna 2013/14 Grecia oltre frontiera, organizzato da Anna Zimbone (ordinario di Lingua e Letteratura Greca moderna, dipartimento di Scienze Umanistiche), in collaborazione con Matteo Miano (assegnista di ricerca).
Il ciclo. Quest’anno la parola chiave del laboratorio didattico sarà “frontiera”. Le frontiere sono spazi di scambio culturale che hanno sempre giocato un ruolo fondamentale nella storia dell’uomo: limiti di civiltà, di imperi, di lingue, di religioni. Come ogni civiltà, anche la Grecia ha bisogno delle sue frontiere, poiché esse fanno parte del suo processo identitario. Il laboratorio didattico Grecia oltre frontiera cercherà di dare vita a una serie di opposizioni concettuali, come Oriente e Occidente, centro e periferia, vicino e lontano, civiltà e barbarie, noi e gli altri.
Il laboratorio sarà interdisciplinare e spazierà dalla letteratura alla musica, dall’arte alla storia, dalle tradizioni popolari alla religione, dalla linguistica al cinema; l'iniziativa sarà aperta a riflessioni sui concetti di identità, alterità e soprattutto spazio di frontiera, quest’ultimo caratterizzato dal tratto distintivo della commistione.
Il primo incontro, intitolato Letteratura e Tradizioni popolari, sarà incentrato sulle frontiere stilistiche, del folklore e dell’emigrazione. Il seminario, a cura della prof.ssa Anna Zimbone, sarà dedicato al Realismo greco di Dimitris Chatzìs (1913-1981) e alle ballate popolari (Canto del Fratello Morto) di cui saranno letti passi scelti da parte degli stessi studenti partecipanti al laboratorio.
Seguirà (ore 12) la proiezione del film Nyfes (Spose) di Pantelìs Voùlgaris in lingua originale greca-inglese e russa (traduzione e sottotitoli di Matteo Miano). Nel film un fotografo americano di origini irlandesi si trova a Smirne nel 1922 quando la popolazione greca cominciava ad abbandonare la penisola dell'Anatolia a seguito dei rovesci della guerra greco-turca. Si imbarca su un transatlantico diretto in America per tornare a casa stanco e deluso. Nella stiva del transatlantico, in terza classe, sono imbarcate 700 spose.
(10 aprile 2014)