Prende il via martedì 15 ottobre alle 17:15, nella sala Refettorio del Palazzo della Cultura (Platamone), in via Vittorio Emanuele 121 a Catania, il ciclo 2013/14 del Circolo di lettura. Ospite del primo appuntamento sarà Tommaso Giartosio, autore di L'O di Roma.
Il ciclo - incentrato quest'anno sul tema "Figure di città" - è organizzato dal dipartimento di Scienze umanistiche dell'Università di Catania (Disum) in collaborazione con il Comune di Catania.
Il libro. Roma "è una città ad anelli: le diverse cerchie di mura; la circolare, che è una staffetta di tram; la tangenziale, che non ha il coraggio di fare tutto il giro e dopo un semicerchio si sfibra in un'infilata di viali; l'anello ferroviario; la linea difensiva formata dai quindici forti ottocenteschi; il Grande raccordo".
Ma nessuno è un tondo perfetto come l'O di Roma: un cerchio tracciato puntando l'ago del compasso al centro della città e la punta della matita sul punto esatto della propria casa. Un cammino da seguire a qualunque costo, accompagnato solo da una pallina di gomma, procedendo sempre in senso orario. Una linea che scava e scavalca palazzi e giardini ma anche ville e musei, caserme e teatri, discariche e biblioteche, campi da calcio e conventi, cantieri e ministeri, cimiteri e cinema, studi pischiatrici e aule scolastiche, binari e tunnel e due fiumi. Ciò che si trova esattamente su questa linea - che sia un sepolcro sconosciuto, un precipizio da lasciarci la pelle, la Pietà di Michelangelo, la gabbia delle tigri allo zoo, la Biblioteca nazionale, un giardino zen, o il tetto più alto di Roma - deve venire attraversato.
La O diventa così un cerchio magico che si anima di presenze antiche e moderne. Accanto a Rilke, Borges e Leopardi troviamo seminaristi scettici e suore anarchiche, poliziotte sospettose e carabinieri incantevoli, receptionist ignare e segretari filosofi, geometri appassionati e operai noir: tutta una città inattesa perché colta alla sprovvista.
L'autore. Tommaso Giartosio ha pubblicato Doppio ritratto (Fazi 1998, Premio Bagutta Opera Prima) e moltissimi racconti e interventi in antologie e riviste come "Accattone" e "Nuovi Argomenti", di cui è redattore. Ha scritto i saggi a tema gay Perché non possiamo non dirci (Feltrinelli 2004) e La città e l'isola (con Gianfranco Goretti, Donzelli 2006). Ha curato opere di Hawthorne, Thackeray, Isherwood. È uno dei conduttori del programma "Fahrenheit" di Rai-Radio Tre.
(15 ottobre 2013)