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I premi Nobel 2023 per la Chimica e per la Fisica

Venerdì 15 marzo alle 16, al Palazzotto Biscari, caffè scientifico organizzato dall'Accademia Gioenia di Catania

Venerdì 15 marzo alle 16, al Palazzotto Biscari (via Etnea 29, Catania), si svolge il caffè scientifico dal titolo "I premi Nobel 2023 per la Chimica e per la Fisica", organizzato dall'Accademia Gioenia di Catania.

Introduce i lavori Daniele F. Condorelli (presidente dell'Accademia Gioenia), intervengono i soci Serena Riela (Dipartimento di Scienze Chimiche, Università di Catania) e Francesco Priolo (Dipartimento di Fisica e Astronomia, rettore dell'Università di Catania).

Verranno presentate e discusse le scoperte che hanno fatto vincere, nel 2023, il Premio Nobel per la Fisica a Pierre Agostini, Ferenc Krausz e Anne L’Huillier e il Premio Nobel per la Chimica a Moungi Bawendi, Louis Brus e Aleksey Yekimov.

Il premio Nobel per la Fisica 2023 è stato assegnato per ricerche sulla produzione di impulsi laser nell’ordine degli attosecondi. Il metodo sviluppato per la produzione di tali impulsi laser è conosciuto con l’acronimo di HHG (High Harmonic Generation). Gli impulsi ad attosecondi sono il “flash” più rapido oggi noto in natura che permette di cogliere una istantanea del movimento degli elettroni. Riuscire a capire come questo succede può permettere di progettare materiali più efficienti nel convertire la luce in elettricità, o nel creare catalizzatori più efficienti per diminuire i gas serra nell’atmosfera. Questi impulsi sono già diventati di uso comune nell’industria e nella medicina con performance estremamente migliori della tecnologia precedente. 

Il premio Nobel per la Chimica 2023 è stato assegnato per la scoperta e la sintesi dei quantum dots, i punti quantici, strutture costituite da particelle di materiali con dimensioni comprese tra 2 e 10 nanometri (10–9 metri).  

Un quantum dot è un piccolo pezzo di materia costituito da poche migliaia di atomi ed alcune sue proprietà (il colore o la temperatura di fusione) non dipendono più dal materiale di cui è composto ma dalle sue dimensioni. Variandone le dimensioni e la composizione è possibile controllare il comportamento degli elettroni che si muovono intrappolati al loro interno e quindi di modularne le proprietà. 

I quantum dots, possono interagire con la luce determinando un fenomeno di fluorescenza molto intenso il cui colore dipende dalle dimensioni delle particelle.

(15 marzo 2024)

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