Venerdì 12 maggio alle 18, al Bookshop del Monastero dei Benedettini di Catania, si presenta il libro di Laura Giurdanella “Giuseppe l’Affricano. Gli anni egiziani di Ungaretti tra anarchia, giornalismo e poesia”, edito da EliPhi (Éditions de Linguistique et de Philologie) di Strasburgo, sponsorizzato dalla Banca Agricola Popolare di Ragusa.
Dopo i saluti del dott. Michele Lanza (Responsabile Area Commerciale 3 – BAPR), introdurrà la presentazione del libro il prof. Antonio Sichera (docente di Letteratura italiana contemporanea – Unict). Dialogherà con l’autrice (assegnista di ricerca in Letterature comparate), il prof. Antonio Di Silvestro (docente di Filologia della Letteratura italiana – Unict). Interverranno il prof. Attilio Scuderi (docente di Critica letteraria e Letterature comparate – Unict) e il prof. Giuseppe Palazzolo (docente di Letteratura italiana contemporanea – Unict).
In occasione del 135° anniversario della nascita di Giuseppe Ungaretti, avvenuta l’8 febbraio 1888 ad Alessandria d’Egitto, nuovi ritrovamenti di testi riportano l’attenzione sugli anni trascorsi dal poeta in terra africana. La recente monografia di Laura Giurdanella (studiosa dell’Università di Catania), introdotta da una prefazione di Paul-André Claudel (Université de Nantes), fa emergere elementi innovativi utili a ricostruire la vicenda biografica e letteraria del poeta.
Le ultime indagini tra gli scaffali di archivi e biblioteche europee ed egiziane hanno permesso infatti di integrare gli studi esistenti. Si tratta di testimonianze in gran parte inedite che di fatto consentono di comporre il mosaico esistenziale ed editoriale del giovanissimo Ungaretti.
Il libro porta alla luce il corpus integrale dei testi pubblicati dal poeta dal 1909 al 1912 in periodici italiani diffusi in Egitto rivelando dati inediti dell’infanzia e della giovinezza ungarettiane.
Tali esiti hanno consentito di ridisegnare il contesto storico-culturale dell’Alessandria cosmopolita di primo Novecento e di dimostrare la vitalità intellettuale e la poliedricità di Ungaretti già da quegli anni.
A partire da questo studio sulla preistoria ungarettiana è possibile leggere sotto una nuova luce la successiva produzione poetica, profondamente influenzata dall’innesto multiculturale egiziano.
(12 maggio 2023)