Giovedì 11 maggio alle 17:30, nell'aula magna del Dipartimento di Agricoltura Alimentazione e Ambiente (via Santa Sofia 100, Catania), si svolge la presentazione del volume "Il carrubo è l'uomo" (Abulafia Editore, 2022), a cura di Carlo Blangiforti, Alessandro D’Amato, Stefano La Malfa e Antonio Sarnari.
Dopo i saluti di Mario D’Amico (direttore del Di3A) e di Saro Distefano (presidente di Abulafia) e l'introduzione ai lavori di Francesco Mannino (Officine Culturali), dialoga con gli autori Teresa Graziano (Di3A).
Seguiranno interventi programmati e dibattito.
Le conclusioni sono affidate ad Alessandra Gentile (Di3A).
“Attorno ad un albero e al suo paesaggio mette insieme discipline scientifiche ed umanistiche che, seppure separate in capitoli, sono attraversate da un incontro e confronto continuo.
La consapevolezza insomma che, come suole dirsi, “bisogna sapere tutto di qualcosa ma allo stesso tempo, qualcosa di tutto”. Il rischio è altrimenti quello di restare “specialisti ignoranti”.
Il libro parte necessariamente dalla natura (“origine, caratteristiche ed utilizzi” è il sottotitolo dell’Introduzione di Stefano La Malfa), ma subito si confronta con la cultura. Potrebbe dirsi, in un gioco etimologico, che sceglie di non occuparsi, se non per quanto è necessario, della coltura.
Per essa sono indicati, nel testo e nell’elenco bibliografico, possibili ed esaurienti approfondimenti ma si è scelto di non percorrerli, perché si è consapevoli che la “forza” del carrubo e del suo paesaggio, la forza che può renderli non “sradicabili” è altrove e non solo sui risultati agronomici, economici, aziendali e di mercato, seppure fondativi.
È, insieme, nella storia, nella letteratura, negli artefatti, nella medicina, negli usi gastronomici, nell’incontro tra culture. Lo fanno nei loro capitoli, ricchissimi di informazioni, Alessandro D’Amato, etnoantropologo, Antonio Sarnari, esperto d’arte, e Carlo Blangiforti, letterato di ampio raggio.
A Stefano La Malfa, il compito di introdurre e coordinare il libro e rappresentare come l’arte e in particolare la pittura di Carlo Levi siano il linguaggio più efficace per comprendere.”
[dalla Prefazione a cura di Giuseppe Barbera]
(11 maggio 2023)