Martedì 4 aprile alle 10, nell'aula magna di Palazzo Pedagaggi (via Vittorio Emanuele II 49, Catania, si svolge la presentazione del volume "L’epurazione mancata. La magistratura tra fascismo e repubblica" (Il Mulino, 2022), a cura di Antonella Meniconi e Guido Neppi Modona.
Dopo i saluti istituzionali di Pinella Di Gregorio (direttore del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali) e Fabrizio Sciacca (coordinatore del dottorato in Scienze Politiche), intervengono Salvatore Aleo (Università di Catania), Francesco Paolo Giordano (già Procuratore della Repubblica), Delia La Rocca (Università di Catania) e Giuseppe Speciale (Università di Catania).
Conclude Antonella Meniconi (Università “La Sapienza” di Roma).
L'incontro è Moderato da Elena Gaetana Faraci (Università di Catania).
Tra la fine del fascismo e l’inizio della Repubblica molti magistrati furono sottoposti al giudizio delle Commissioni di epurazione antifascista per valutare se fossero adeguati a servire le nuove istituzioni democratiche.
In primo piano i giudici maggiormente compromessi con il regime, posti a capo dell’ordine giudiziario, nel Tribunale speciale per la difesa dello Stato o nel Tribunale della razza, ovvero nella Repubblica sociale italiana.
Gli stessi magistrati, passati per lo più indenni dai farraginosi meccanismi epurativi, si ritrovano dopo poco tempo ai vertici della Corte di cassazione, delle Corti d’appello, o con importanti incarichi ministeriali, o addirittura nella Corte costituzionale, avendo di fatto stilato un vantaggioso compromesso con i nuovi governanti.
Un affresco ricco di particolari, da cui emerge come i conti con il passato fascista non furono mai veramente compiuti nella Repubblica, che partì gravata da una pesante eredità autoritaria, destinata a produrre i suoi effetti sino agli anni Sessanta.
(04 aprile 2023)