Venerdì 12 e sabato 13 aprile (ore 21), al Teatro Coppola di Catania, andrà in scena Psicosi delle 4 e 48, della drammaturga Sarah Kane.
«This is not a world in which I wish to live». Così scrive Sarah Kane, la giovane drammaturga inglese, in “4.48 Psycosis”, il suo ultimo capolavoro scritto nel febbraio del 1999 poco prima del suicidio e rappresentato a Londra per la prima volta nel 2000.
La giovane talentuosa Sarah esponente geniale della corrente inglese “In yer face theatre”, purtroppo si è tolta di mezzo impiccandosi con i lacci delle sue scarpe, nell'indifferenza di chi ha sottovalutato il doloroso vuoto del suo cuore. Marionetta in pezzi, ridicola folle. Quasi una moderna Ofelia che annega nella disforia, nella dolorosa e disperata ricerca di tutto: amici, amori, identità, divinità, umanità.
Prendono parte a questo lavoro, oltre l’attrice Elena Gloria Ragaglia, che cura anche la regia, Gaetano Bonanno e Elisabetta Ricciuti come assistenti alla regia, Luca Giannone per il disegno luci e Carmelo Failla, coordinatore dell’intero progetto teatrale.
Il testo si sviluppa attraverso un monologo: parole e numeri veloci, frettolosi, che si nutrono della loro contrapposizione. La protagonista, Sarah Kane stessa, indaga passo per passo l’intricato avvilupparsi dei propri tormenti a ritmo dell’alternanza tra esserci e non esserci.
L'ingresso è libero con sottoscrizione volontaria.
(12 aprile 2019)