Dal 13 al 16 e dal 20 al 23 settembre (ore 21), alle Ciminiere di Catania, andrà in scena Mafia Pride, tratto da un testo di Salvo Giorgio per la regia di Giampaolo Romania, all'interno del cartellone di “Altrove 2018”.
Deridere la criminalità organizzata: così funesta, così grottesca. Decodificarla quale tragedia tanto incombente quanto oggetto di inevitabile scherno. Rappresentare sul palcoscenico l’amara comicità dei riti dell’onorata società: è l’obiettivo dichiarato di Mafia Pride, frutto della collaborazione del giornalista e drammaturgo ragusano Salvo Giorgio, che ha seguito, tra i tanti, il “maxi processo”, e del regista Giampaolo Romania.
Lo spettacolo segna, dopo la pausa estiva, la prosecuzione del cartellone di “Altrove 2018”, la rassegna itinerante di nuova drammaturgia promossa dal Teatro Stabile di Catania, invitando il pubblico nei luoghi storici della città, con una proposta mirata ad affrontare urgenti temi sociali e civili, come appunto la morsa della “piovra”.
Si può dunque ridere, o quanto meno sorridere, di una verità atroce come la feroce e squallida realtà della mafia? La risposta è sì, se consideriamo che certe verità sono assurde e grottesche di per sé, senza bisogno di aggiungere nessun altro ingrediente rispetto a quelli forniti, purtroppo, dalla Storia: rituali pseudo-sacri d’iniziazione, codici incoerenti, “preti d’onore”, “pentiti”.
Elementi grotteschi che, senza alcuna caricatura, sono in sé tragicamente ridicoli proprio perché sono tragicamente veri; elementi che sottendono uno scenario di sangue, ma costituiscono in definitiva il vero e proprio pride, “orgoglio” di picciotti e uomini d’onore, da cui il titolo dello spettacolo. Ed ecco perché la scelta è stata quella di mettere in scena la verità storica, fondata su atti processuali, nomi reali ed eventi accaduti davvero: a volte, come in questo caso, nulla è più assurdo della realtà.
In scena alle Ciminiere, Mafia Pride schiera un cast tutto femminile, che annovera Anita Indigeno, Carla Cintolo, Leandra Gurrieri, Lella Lombardo, Milena Torrisi, Giuseppina Vivera; le musiche sono a cura di Salvo Giorgio, audio e luci di Salvo Lauretta, costumi e allestimento a cura del Teatro Stabile di Catania, in collaborazione con Spazio Naselli di Comiso.
(13 settembre 2018)