Da giovedì 24 a domenica 27 maggio, al Teatro Brancati di Catania, andrà in scena "Addio Vecchio Sangiorgi", una una co-produzione con il Teatro Massimo Bellini, per la regia di Gianni Salvo.
Lo spettacolo, grazie alla regia di Gianni Salvo e all’indiscussa bravura di Tuccio Musumeci, ha saputo incantare e intrattenere il pubblico immerso, come in un salto nel passato, in quel clima leggero tipico dell’Avanspettacolo.
Le scene, le gag nonché la musica dell’orchestra ed i balletti, ricordano i fasti del Teatro Sangiorgi che, nell’arco di tutto un secolo, il Novecento (ed oltre), i catanesi hanno indicato con un cognome preceduto dall’articolo determinativo e che per tutti è diventato un luogo della memoria, al di là della moderna struttura nata in piena belle époque per assecondare la voglia di divertimento di un’intera città.
Sarebbe lunghissimo enumerare le centinaia di artisti, grandi e piccoli – da Eleonora Duse ad Anna Fougez, da Ettore Petrolini a Totò, da Angelo Musco a Wanda Osiris, da Josephine Baker a Gilda Mignonette -, che passarono dalla sala del Sangiorgi.
Ognuno ha lasciato una propria traccia – una foto, una lettera, una dedica autografa. Lo stesso Tuccio Musumeci, che dedica al Sangiorgi questo nostalgico “atto d’amore”, ha avuto con questo luogo rapporti non solo professionali.
Gli artisti in scena Dodo Gagliarde, Angelo Tosto, Daniela Rossello, Enrico Manna e Claudio Musumeci, sono riusciti a rispettare lo stile dell’Avanspettacolo. Impeccabili le coreografie dei balletti, curate da Silvana Lo Giudice. Una co-produzione Teatro Brancati e Teatro Massimo Vincenzo Bellini.
(24 maggio 2018)