Domenica 20 maggio alle 21, al Teatro Machiavelli di Catania, andrà in scena Moi qui marche, uno spettacolo di marionette manipolate a vista per adulti e bambini, per la regia di Jean-Paul Denizon.
"Moi qui marche" è una storia di resilienza. In scena cinque personaggi: due marionette/pupazzi e i loro tre manipolatori/attori.
Le conseguenze della guerra su un bambino, il cui nome è Floriné, la sua solitudine, la sua erranza: così comincia Moi qui marche. Ma le scene si susseguono e lo spettatore assiste alla rinascita di Floriné. Ed è questo il vero obiettivo dello spettacolo.
Floriné, a causa della follia degli uomini, ha perso tutto. Buone intenzioni, sorrisi, incoraggiamenti, niente sembra potere sanare la sua ferita. Poi, improvvisamente, un uomo arriva, il suo sguardo è diverso. I due si incontrano, tra di loro si instaura una relazione fatta di affetto e di stima reciproca. A poco a poco, il bambino ritrova la sua capacità di stupirsi, di pensare, di giocare. Floriné infatti si sente accolto con la sua differenza. La storia si snoda allora tra momenti di viva emozione ed altri di pura spensieratezza.
La recitazione degli attori, le proiezioni di disegni realizzati dai bambini di una scuola elementare, le ombre cinesi, la mobilità delle scene per suggerire spazi e tempi diversi, la ricchezza dell’universo sonoro, il dialogo ridotto all’essenziale ma sopratutto l'umanità dei due pupazzi fanno di Moi qui marche uno spettacolo sensibile, rigenerante, riparatore, uno spettacolo che suggerisce a grandi e piccini come scovare in sé stessi risorse insospettate e sopratutto come aprirsi agli altri.
In scena nel ruolo di attori manipolatori Melita Poma, Arnaud Caron, Jean Paul Denizon; le marionette sono di Melanie Mazoyer, le scene di Natacha Markoff, le luci di PaulineNadoulek e le musiche di Fred Poulet.
(20 maggio 2018)