Venerdì 13 aprile alle 17, nell'aula magna dell'Edificio 1 della Cittadella Universitaria, si svolge il convegno "Innovazione e sostenibilità: il ruolo della chimica", organizzato dalla Società Chimica Italiana (sezione Sicilia), con l'Accademia Gioenia e con il Dipartimento di Scienze chimiche dell'Università di Catania.
Dopo i saluti istituzionali del direttore del Dsc Roberto Purrello e del presidente Accademia Gioenia Mario Alberghina, il presidente della Sezione Sicilia della Società Chimica Italiana Giuseppe Musumarra introdurrà i lavori del convegno, al quale intervengono i docenti Giacomo Pignataro (Università di Catania, Politecnico di Milano), Nicola Armaroli (ISOF-CNR, Bologna) e Gabriele Cruciani (Università di Perugia).
L'iniziativa - che si inserisce nell'ambito delle attività del gruppo interdivisionale della Sci sulla “Diffusione della cultura chimica” - è volta a far conoscere il ruolo centrale della chimica nella elaborazione di strategie innovative per uno sviluppo sostenibile.
Il prof. Pignataro parlerà di "Sostenibilità economica e sostenibilità ambientale"; a seguire Nicola Armaroli (coautore del volume "Energia per l’Astronave Terra – Terza edizione, L’Era delle Rinnovabili", Zanichelli, 2017), interverrà invece sul tema "Una grande sfida per la sostenibilità: la transizione energetica". Tutti utilizziamo energia in ogni istante della giornata con un’abbondanza mai sperimentata prima nella storia; questo comporta un considerevole impatto sull’ambiente, sul clima, sull’economia e sulle relazioni internazionali. Il seminario illustrerà lo scenario energetico globale, sottolineando come i formidabili progressi delle energie rinnovabili indichino in maniera chiara che il processo di sostituzione delle fonti tradizionali è iniziato. La transizione energetica sarà un processo lungo e difficile che, per essere davvero sostenibile, richiede sostanziali progressi in campo scientifico, tecnologico, economico e sociale.
L'intervento del prof. Cruciani si concentrerà sul tema "Strategie innovative per la progettazione e la diagnostica molecolare". Il rapido sviluppo di tecniche analitiche permette oggi di rilevare quantità sempre minori di sostanze chimiche nelle matrici biologiche o negli alimenti. Questo permette di poter rilevare con grande accuratezza sostanze importanti, siano esse metaboliti di farmaci, biomarcatori o micotossine. Tuttavia, in contrasto con l’indubbio progresso dell'analisi chimica o biologica, le conoscenze tossicologiche associate alle sostanze chimiche o biologiche stanno avanzando molto lentamente. Di conseguenza, sappiamo quasi tutto su cosa è presente nel nostro cibo, ma sappiamo pochissimo del significato tossicologico di quello che vi è presente. Una situazione simile si ha nel campo della ricerca farmaceutica, dove i grandi successi della progettazione al computer di sostanze chimiche basata sulla struttura tridimensionale di proteine è spesso resa vana dalla mancanza di informazioni tossicologiche sui composti progettati e sintetizzati.
Strategie innovative che permettano di legare da una parte la progettazione al computer e dall’altra la previsione del potenziale effetto tossico dei composti progettati sono state recentemente presentate alla comunità scientifica e saranno oggetto di dimostrazione e discussione in questa giornata promossa dalla sezione siciliana della Società Chimica Italiana.
(13 aprile 2018)