Sabato 17 (ore 21) e domenica 18 marzo (ore 18), al Teatro Machiavelli di Catania, andrà in scena la pièce "Io sono verticale" (Drammaturgia della Compagnia), con Alessandra Barbagallo, per la regia di Silvio Laviano.
E se la Bella addormentata non si risvegliasse dopo il bacio del principe? Se Cenerentola non calzasse mai quella scarpetta? Se il lupo avesse digerito Cappuccetto Rosso? Se il cacciatore avesse strappato il cuore dal petto di Biancaneve? "Io sono verticale" è questo. Una favola fallita senza morale.
Il sogno di una donna che racconta la “sua” storia confidando nel lieto fine che ogni bambina spera. La drammaturgia originale è liberamente ispirata alla poetica di Sylvia Plath e alla sua biografia.
La Plath è stata vittima consapevole di un mondo maschile che ha sempre deciso per lei, un mondo che l’ha censurata, l’ha arginata e costretta nel ruolo di casalinga disperata sfornante torte di mele. Non è riuscita mai, fino in fondo, a esternare e a rendere completamente pubblico il suo pensiero.
E così nasce “Io sono verticale”, un diario emotivo che l’attrice/donna agisce rivivendo un racconto bulimico condito da parole morsicate, vomitate e sognate.
Un progetto SETA - Studio Emotivo Teatro Azione.
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(17 marzo 2018)