Giovedì 21 e venerdì 22 settembre, nell'aula magna del Palazzo delle Scienze (dipartimento di Economia e Impresa), si svolge la XXIX conferenza annuale della Società italiana di economia pubblica (Siep) che quest'anno è incentrata sul tema "Economia pubblica ed economia comportamentale".
Alla tavola rotonda sul tema “Dalla teoria economica alle politiche pubbliche”, che si terrà giovedì 21 settembre alle 16:30 parteciperà il ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno Claudio De Vincenti. Al dibattito interverranno inoltre – moderati dal prof. Giacomo Pignataro, ordinario di Scienza delle Finanze e già rettore dell’Università di Catania – il direttore generale agli Affari economici e finanziari della Commissione Europea Marco Buti, la docente Silvia Giannini, già vicesindaco di Bologna, il direttore generale delle Finanze Fabrizia Lapecorella, l’ex parlamentare Nicola Rossi, e il prof. Alberto Zanardi (Università di Bologna e Consiglio dell'Ufficio parlamentare di bilancio).
Il tema. Per lunga parte del XX secolo l'analisi economica del settore pubblico è stata sviluppata, pur nella diversità degli approcci e della complessità dei problemi affrontati, partendo da ipotesi semplici sul comportamento degli individui. Seguendo gli assunti dell'economia neoclassica, gli agenti sono stati ipotizzati con preferenze stabili, sufficientemente egoisti da concentrare le proprie risorse nel promuovere il proprio interesse, dotati di capacità computazionali generalmente adeguate o comunque in grado di correggere con l'apprendimento e la disciplina di mercato eventuali errori nelle scelte, così come di formulare aspettative, almeno nel lungo periodo, corrette. Questa visione dell'homo oeconomicus razionale è stata messa in discussione negli ultimi vent'anni con crescente vigore dal cosiddetto filone della behavioral economics - economia comportamentale -, con ricerche condotte ai confini tra economia e psicologia che hanno individuato, e in alcuni casi riscoperto, molte contraddizioni con la teoria classica.
Ricerche empiriche, sperimentali e sul campo, in alcuni casi condotte congiuntamente ad altre discipline come la neuro-economia o la fisio-economica, hanno mostrato che spesso gli individui commettono errori che non vengono auto-corretti; che sono mossi da sentimenti ed emozioni non rispondenti a una concezione puramente egoistica dell'agire umano; che nondimeno tali sentimenti contribuiscono a gratificare le preferenze delle persone, se non addirittura a determinarne la vera e propria felicità; che le inconsistenze nei comportamenti violano le ipotesi per l'applicabilità incondizionata della teoria delle preferenze rivelate su cui è stata costruita molta dell'economia del benessere moderna.
Dunque, oltre alle critiche, il ripensamento sui fondamenti dei comportamenti economici ha dato luogo a ricerche più costruttive, anche nell’ambito specifico dell'economia pubblica. In particolare, la varietà e la complessità di comportamenti individuali e sociali che trovano evidenza e ragione nell'economia comportamentale hanno aperto nuove sfide, richiedendo un rinnovato sforzo di economisti e scienziati sociali nello studio del ruolo e della giustificazione dell'azione dello Stato nell'economia, dei meccanismi e strumenti di intervento, e delle conseguenze delle politiche.
I keynote speaker saranno Valentino Dardanoni (Università di Palermo) e Arthur Schram (Amsterdam School of Economics). Il comitato scientifico della conferenza è composto da Michele Bernasconi (Università Ca' Foscari), Isidoro Mazza (Università di Catania), e Massimo Paradiso (Università di Bari).
Come ogni anno, la Conferenza SIEP 2017 ospiterà il Premio Siep aperto ad autori di età inferiore ai 35 anni; e il Premio Etta Chiuri, riservato a economisti di età inferiore ai 40 anni, che presentano un paper su argomenti relativi ai processi decisionali sul consumo delle famiglie, imperfezioni del mercato immobiliare, immigrazione clandestina.
Consulta il programma sul sito della Siep
(21 settembre 2017)