Lunedì 29 e martedì 30 maggio, al Monastero dei Benedettini, si terrà il convegno internazionale “Spazio e tempo nel cervello e nelle arti / Space and Time in the Brain" sull'innovativo approccio interdisciplinare fra arte e scienze.
Durante i lavori alcuni dei massimi esperti provenienti dall'Europa e dagli Stati Uniti analizzeranno l'interazione tra tempo e spazio e come il cervello dell'uomo li percepisce e li rielabora nelle opere d’arte e, inoltre, esporranno le loro visioni e i loro studi in un dibattito che vedrà intrecciare la riflessione estetica e filosofica con quella scientifica.
Un evento all’avanguardia proprio per il dialogo messo in atto tra scienziati, umanisti e artisti, secondo una tradizione inaugurata quattro anni fa e portata avanti dal Centro interdisciplinare di Studi Neurocognitivi e Umanistici (NewHums) dell’Università di Catania.
Il quarto "Dialogo NeuroHumanities" ha l’obiettivo di investigare i misteri di spazio e tempo partendo dalle diverse prospettive di neuroestetica, neurocritica dell’arte, neurofenomenologia, neuropsicologia, linguistica cognitiva e studi letterari.
Interverranno Patrick Colm Hogan (studioso americano di scienze cognitive e letteratura dell’Università del Connecticut), Semir Zeki (neurologo dell’UCL di Londra e fondatore della Neuroestetica), Arthur Jacobs (studioso di psicologia sperimentale e neurocognitiva della Freie Universität di Berlino e specialista in indagini sui processi della lettura), Raoul Schrott (scrittore e poeta austriaco) insieme con i docenti dell'Università di Catania membri del Centro NewHums Agata Copani, Daniela Giordano e Mario Zappia.
(29 maggio 2017)